Padova verso la promozione, caos biglietti

Domenica pomeriggio  a Legnago potrebbe esserci la festa: ma lo stadio nel Veronese tiene solo duemila posti, e i padovani pronti a partire per festeggiare potrebbero essere tremila
EDEL-FOTOPIRAN-PADOVA-PARTITA BIANCOSCUDATI-SACCILESE.
EDEL-FOTOPIRAN-PADOVA-PARTITA BIANCOSCUDATI-SACCILESE.

PADOVA. Legnago- Padova, in programma domenica alle 15, è la partita che può regalare la promozione ai biancoscudati con tre turni di anticipo: basta una vittoria, oppure anche un pari o una sconfitta nel caso in cui l’Altovicentino non vincesse in casa dell’Arzignano, e i tappi delle bottiglie potrebbero saltare.

Una festa che rischia di essere per pochi intimi, perchè lo stadio di Legnago difficilmente sarà sufficiente ad accogliere tutte le richieste. La città del Santo è in fermento e si prepara alla mobilitazione.

  2100 posti: questo è il limite di tifosi che il “Sandrini” della cittadina della bassa veronese può ospitare, tra ospiti e locali. Il Legnago ieri ha fatto sapere a viale Rocco che i biglietti a disposizione dei padovani saranno 1250: 500 per una porzione di tribuna coperta, e 750 dell’intera tribuna scoperta opposta a quella centrale. Il problema è che dalla Questura di Padova già ieri mattina è partita l’informativa ai colleghi veronesi: domenica saranno sicuramente duemila i tifosi biancoscudati che seguiranno la squadra, ma potrebbero tranquillamente sfiorare i tremila come avvenuto a Valdagno lo scorso 4 gennaio.

Oggi è convocato a Legnago un tavolo tecnico tra la società veronese e il comando locale di Polizia, ma l’ultima parola spetterà comunque al Questore scaligero.

 Da parte sua, il Legnago non ha alcuna intenzione di traslocare dal suo impianto: "Io non vado via dal mio stadio per fare la festa al Padova", taglia corto il direttore generale Mario Preto.

 

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