Padova, per la prima volta il welfare arriva ai dipendenti comunali

L’amministrazione ha annunciato anche l’apertura di concorsi nel 2026. L’obiettivo è di assumere circa un centinaio di nuovi dipendenti pubblici

Flavio Centamore
Arriva il welfare per i dipendenti del Comune di Padova
Arriva il welfare per i dipendenti del Comune di Padova

Firmato a Palazzo Moroni il contratto collettivo integrativo del Comune che definisce la parte economica dell’accordo triennale 2023-2025 per l’anno 2025 e introduce per la prima volta il welfare aziendale su base volontaria.

La sottoscrizione è avvenuta al termine di un lungo percorso di contrattazione durato tutto l’anno, alla presenza dell’amministrazione comunale e della quasi totalità delle sigle sindacali. A non firmare il contratto infatti è stata la sigla Csa Regioni Autonomie Locali, che ha espresso una posizione critica soprattutto sul tema del welfare.

Accanto alla firma dell’accordo, l’amministrazione ha annunciato anche l’apertura di numerosi concorsi pubblici nel 2026, con l’obiettivo di assumere circa un centinaio di nuovi dipendenti.

In programma selezioni per giardinieri, funzionari di polizia locale, restauratori, funzionari culturali, assistenti sociali, educatori di asilo nido, insegnanti, bibliotecari e una nuova graduatoria per psicologi a tempo determinato.

Le assunzioni serviranno in gran parte a coprire il turnover legato ai pensionamenti, in un quadro di sostenibilità della spesa del personale già garantito.

Intanto la principale novità del contratto integrativo sottoscritto ieri riguarda l’introduzione del welfare aziendale, un istituto mai adottato prima dal Comune. L’adesione è volontaria: ogni dipendente potrà destinare 500 euro del proprio premio di performance organizzativa, a cui il Comune aggiungerà 164 euro pro capite e ulteriori 100 mila euro complessivi da ripartire tra gli aderenti. Le risorse potranno essere utilizzate attraverso voucher, ad esempio per il pagamento delle bollette.

Le modalità operative saranno definite all’inizio del prossimo anno in accordo con le organizzazioni sindacali.

Altro punto centrale dell’accordo è l’incremento del fondo delle risorse decentrate, che cresce di circa 3,6 milioni di euro diventando strutturale e raggiungendo un valore complessivo di circa 13,7 milioni.

Prevista anche l’attivazione delle progressioni economiche orizzontali per circa il 40% degli aventi diritto, pari a circa 440 dipendenti, oltre all’introduzione di indennità per specifiche responsabilità, come supervisori, tutor e advisor, a supporto dei colleghi nei percorsi di mobilità interna e cambio di profilo.

Soddisfazione da parte dell’assessora alle Risorse umane Margherita Cera, che ha ringraziato le sigle sindacali e il settore risorse umane per il lavoro svolto, sottolineando come il contratto rappresenti «un risultato importante per il benessere dei lavoratori».

Dai sindacati firmatari è arrivato il riconoscimento di un miglioramento complessivo delle condizioni economiche e organizzative, pur in un contesto segnato da inflazione elevata e vincoli nazionali stringenti.

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