Palazzo Martinengo Il Tar sblocca i lavori per i vicini alloggi

Dopo il ricorso contro lo stop della soprintendenza 

Il Tar ha accolto il ricorso e annullato la delibera di diniego in merito alla richiesta di autorizzazione del progetto di rigenerazione urbana per la realizzazione di un nuovo edificio a destinazione residenziale tra via Euganea e via Cristoforo Moro nel palazzo Martinengo, uno degli edifici più prestigiosi della città. Il ricorso era stato presentato dalla società Omnia srl contro il ministero per i Beni e Le Attività Culturali, soprintendenza Archeologia Belle Arti e nei confronti del Comune di Padova non costituito in giudizio. Tutto nasce dal no della Soprintendenza all’esecuzione di un intervento edilizio su un’area della ricorrente, retrostante palazzo Martinengo, sul rilievo che il vincolo storico e artistico gravante su palazzo Martinengo si estende anche all’area retrostante. Lasocietà ha contestato l’assunto, ritenendo che il vincolo insiste soltanto sul palazzo e non investe anche l’area pertinenziale retrostante, ormai priva di qualsiasi valore storico e artistico in quanto l’antico giardino e il brolo non sono più esistenti da molto tempo e le relative aree sono state saturate e occupate sin dai primi anni del Novecento da magazzini e officine artigianali, oggi in stato di degrado. Il ministero invece ha chiesto il rigetto del ricorso, sostenendo che il vincolo storico-artistico sul palazzo si estende anche all’area pertinenziale retrostante. I giudici hanno contestato la decisione dando quindi il via libera ai lavori: il vincolo non si estende alla pertinenze. Nel 2014 era crollato a terra un balcone del palazzo e l’immobile era stato sequestrato dal tribunale. A tal proposito nel 2015 era stato indagato rappresentante della società proprietaria dell’edificio Stellaria srl, Renato Vanuzzo. Poche settimane fa è fallita la sua Euro Building che ha costruito il palazzo di vetro in largo Europa. —





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