Parcheggi all’ospedale Oltre 2 mila posti riservati ai dipendenti

Oltre duemila posti auto riservati per i dipendenti dell’azienda ospedaliera-università di Padova, ed altri 1. 200 se ne potrebbero ancora aggiungere. Un’ottima notizia per tutti coloro che da anni si battevano per questa causa: perché i posti auto all’interno dell’ospedale ci sono, ma pochissimi e riservati solo ad alcune categorie. Tutti gli altri si conquistano ogni giorno arrivando sul posto di lavoro anche con un’ora di anticipo, o prendendo i mezzi perché posti parcheggio non ce n’è. Ieri, finalmente, nel corso della trattativa sindacale in merito alle gratificazioni per il personale dopo l’emergenza Covid l’amministrazione ha finalmente accolto la richiesta per i posti auto.
Una novità accolta con favore da Alessandra Stivali di Fp Cgil Padova, Achille Pagliaro della Cisl Fp Padova e Luigi Spada di Uil Fpl. «Positivo» dicono i sindacalisti «che fin da subito, per chi, seguendo le dovute modalità, farà richiesta entro il 10 settembre, si rendano disponibili circa 80 posti auto presso l’Esu e in via San Massimo. Ma ancora più appetibile è il numero di stalli riservati: circa 2 mila ripartiti tra quelli in via Gattamelata (435), all’Orus (242), all’Esu (80), a S. Eufemia (30). All’AcegasApsAmga di via Corrado ce ne sarebbero altri 200 di eventualmente attivabili, cui se ne aggiungono ben mille che potrebbero liberarsi tramite un’altra possibile convenzione alla Cittadella, zona Stanga, di ben 1000 posti. In questi ultimi due casi, al fine di renderli più fruibili, l’Azienda potrà attivare un servizio di bus navetta nei giorni feriali, con più corse giornaliere nelle fasce orarie di inizio e fine servizio. E questo è un punto su cui avevamo insistito parecchio».
I sindacati avvisano però che per l’attivazione del servizio navetta si rende necessario modificare le attuali tariffe per i parcheggi gestiti dall’Azienda Ospedale-Università Padova, uniformando tutti gli abbonamenti dei dipendenti e convenzionati ai seguenti costi mensili: per il comparto si passa a 23 euro mensili, per la dirigenza saranno 36. —
Silvia Quaranta
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