Parco delle Mura, si comincia dal percorso “pilota” a sud

Il progetto c’è e la voglia di realizzarlo anche. L’idea del Parco delle mura e delle acque, coltivata per anni come un sogno dagli studiosi e dagli appassionati del Comitati Mura, potrebbe diventare una realtà a breve. E’ il messaggio finale del settimo e ultimo incontro del ciclo dedicato al progetto del parco, conclusosi ieri in sala Anziani con un una tavola rotonda alla quale hanno partecipato i rappresentanti di tutti i soggetti interessati: Comune, Provincia, Regione, Camera di Commercio, Ordine degli Architetti, Ca’ Foscari, consorzio Dmo e Cna. Oltre al Comitato Mura. Durante l’incontro, presentato dal presidente del Comitato Maurizio Marzola, è stato illustrato come le mura potranno essere messe a disposizione di quel turismo lento e sostenibile che rappresenta un’occasione di sviluppo unica per il territorio. Il progetto comprende visite guidate al reticolo di gallerie sotterranee, come illustrato dal gruppo speleologico del Cai, ma ipotizza anche un percorso pedonale lungo le sommità degli 11 chilometri di mura, come hanno illustrato Silvano Moro e Marco Bonfio nella proposta presentata per il bando della Camera di Commercio. L’obiettivo è quello di «ricostruire il circuito delle mura, facendone un anello che si trasformi in elemento di legame tra il centro e il territorio». Tra i tratti ora percorribili, il percorso Sud è stato individuato come quello pilota, in quanto più facile da realizzare, con un hub di accesso nella ex sede della Rarinantes e ex scuola Madonna di Lourdes. Uno dei tre hub che l’architetto Alberto Sabbadin vede come punti intermodali dove un visitatore potrà lasciare la bici e procedere a piedi, o arrivare in canoa o a cavallo. «La proposta che facciamo», ha concluso Vittorio Spigai, «è quella di individuare una regia che partendo da questi tre hub possa far entrare a regime la fruizione del parco in tempi brevi, con l’obiettivo di realizzare un polmone verde e creare occupazione». —

Madina Fabretto

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