Parco Iris: "Arriva la cementificazione. Fermiamola"

PADOVA. Presentato il piano attuativo per la cementificazione di quel che resta dei terreni verdi accanto al parco Iris: 25.000 metri cubi previsti dal primo stralcio di lavori che comprende nuove case lungo tutta la fascia verde rimasta in via Canestrini, e un ampliamento della scuola d’Inglese proprio nel cuore del cuneo verde. Il principale promotore dell’iniziativa risulta infatti essere la società Rgl, che dirige e coordina l’English International School of Padua.
A denunciarlo è Ernesto Ginestri, portavoce del Comitato che da 15 anni si batte contro la cementificazione della zona: “Ecco il risultato della perequazione voluta dalle precedenti amministrazioni comunali che permette di realizzare fino a 33.000 metri cubi di edilizia privata in questi terreni, già teatro nel recente passato di ripetuti e gravi allagamenti.” Il Comitato non risparmia critiche però neppure alla nuova guida leghista della città: “Il sindaco Bitonci dal canto suo, dopo essersi impegnato in campagna elettorale per un stop a nuove costruzioni e la tutela dei cunei verdi, ha dimostrato di non aver in realtà alcuna intenzione di fermare la cementificazione in zona, anzi si accinge addirittura ad aumentarla. A dicembre dello scorso anno ha sostenuto infatti l’approvazione del progetto preliminare per l’area di perequazione Forcellini/Iris (ossia la “delimitazione dell’ambito di intervento”) e siamo certi che nelle prossime settimane la Giunta darà il via libera al Piano attuativo. Con la Varianate al Piano degli Interventi della città di Padova, il Comune inoltre prevede di aumentare la cementificazione di questa come di altre aree verdi. Ad esempio con altri 8.400 mc da costruire in un terreno agricolo lungo la pista ciclabile ad ovest del parco e in più altre costruzioni potrebbero sorgere per effetto dei cosiddetti “crediti edilizi”, ossia dallo spostamento di cubature da altre zone, all’interno dei terreni del cuneo verde sopravvissuti alla perequazione ma che non saranno più destinati prevalentemente a parco.”
Secondo il Comitato vengono dunque confermate e aggravate le decisioni edilizie delle precedenti amministrazioni, in netto contrasto con il programma elettorale di Bitonci Sindaco di Padova che si impegnava per un nuova pianificazione elaborata “in base a dati socio-economici e demografici aggiornati, che riveda le attuali previsioni e che tenga conto della necessità di salvaguardare le aree, naturali e agricole… e continuamente soggette ad allagamenti”. Damiano Sartori, si è trasferito in zona da alcuni anni e commenta: “La richiesta dei cittadini di veder salvaguardati quei pochi terreni ancora rimasti verdi in città, viene costantemente disattesa e oggi come in passato, come alibi si utilizza la presunta mancanza di soldi. Ad esempio nella Relazione del Piano degli Interventi si parla dell’impossibilità di acquisire le aree destinate a verde perché non coerenti con le disponibilità economiche comunali. Eppure oggi con la vendita delle azioni Hera il Comune ha previsto l’incasso di decine di milioni di euro in soli due anni. Chiediamo quindi all’Amministrazione Comunale di avere almeno il buon gusto di non nascondersi dietro a false giustificazioni ma di assumersi la responsabilità della scelta di perseverare nella cementificazione del territorio, con tutte le conseguenze anche di rischio idraulico che essa comporta”.
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