Pasqualini resta in silenzio. L’avvocato: «Scarceratelo»

MASI. Ha scelto il silenzio Giorgio Pasqualini, 68 anni, l'indiziato numero uno dell'efferato omicidio avvenuto a Capodanno nel suo appartamento di Badia Polesine. L'ex cuoco di Masi, da anni...

MASI. Ha scelto il silenzio Giorgio Pasqualini, 68 anni, l'indiziato numero uno dell'efferato omicidio avvenuto a Capodanno nel suo appartamento di Badia Polesine. L'ex cuoco di Masi, da anni residente in Polesine e da marzo agli arresti domiciliari, è accusato di aver ucciso con una decina di coltellate Lorenzo Ferracin, 45 anni, imbianchino di Lendinara. «Legittima difesa, pensavo fosse un ladro»: così ha spiegato alle forze dell'ordine che alle 4 di notte sono arrivate a casa sua dopo che lo stesso ex cuoco aveva contattato il 112. Ieri mattina, nel carcere di Rovigo, si è svolto l'interrogatorio di garanzia di Pasqualini, attualmente in stato di fermo. L'uomo, assistito dal legale conselvano Franco Capuzzo, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere rimanendo così in silenzio all'interrogatorio condotto dal gip Alessandra Martinelli. L'avvocato difensore ha poi chiesto la scarcerazione del suo assistito. Il magistrato rodigino deciderà nelle prossime ore, anche in merito alla convalida dell'arresto effettuato dai carabinieri di Rovigo. «L'ho visto estrarre una pistola e per difendermi l'ho colpito», sono più o meno le parole che il sessantottenne aveva pronunciato ai militari in quella tragica notte. L'arma, effettivamente c'era. Una pistola giocattolo: non è chiaro se l'arma fosse stata portata in casa da Ferracin. Gli inquirenti stanno cercando di chiarire questo e altri punti, tra cui il modo in cui il lendinarese è arrivato in via Finzi. Nelle vicinanze non è stato ritrovato alcun mezzo di trasporto. Potrebbe esserci arrivato a piedi, oppure accompagnato da qualcuno, del quale però non ci sono tracce. Nell'appartamento è stata rinvenuta una modica quantità di cocaina, forse adibita ad uso personale dell'ex cuoco. Entrambi i protagonisti del delitto hanno un passato da tossicodipendenti e spacciatori. (n.c.)

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