Passaporti, a Padova disagi fino al prossimo autunno

Il questore Sbordone: «La situazione è molto migliorata, ora i rilasci sono 200 al giorno. Per Pasqua previsto un nuovo picco»
Edoardo Fioretto
L'Ufficio passaporti di Padova: nuovi documenti e rinnovi con il contagocce
L'Ufficio passaporti di Padova: nuovi documenti e rinnovi con il contagocce

Si fa più chiara la luce in fondo al tunnel: mentre perdurano i ritardi all’Ufficio Passaporti, il questore Antonio Sbordone annuncia un sensibile miglioramento della situazione dei rinnovi dei documenti di viaggio bordeaux. Tra aperture straordinarie e maggiore efficienza nella gestione delle urgenze, la situazione di crisi sembra quasi al capolinea: ma per tornare alla normalità, con tutta probabilità bisognerà aspettare l’arrivo dell’autunno.

Nel frattempo la Fivet Veneto - federazione che accorpa le imprese del settore turistico - denuncia ingenti perdite per le agenzie di viaggi del Padovano derivanti da cancellazioni e mancate prenotazioni: tra le cause, i ritardi nei rinnovi dei passaporti che hanno lasciato migliaia di padovani a terra.

Un lento ritorno alla normalità

«Direi che qualche mese ci vuole ancora prima di arrivare a una normalizzazione» dichiara il questore Antonio Sbordone, che conosce le difficoltà che stanno incontrando i padovani. Ma si esprime con ottimismo: «Con le misure che abbiamo messo in campo credo che stiamo andando nella giusta direzione, ma per parlare di normalità bisognerà aspettare almeno altri 6 mesi».

Quindi sulle recenti difficoltà Sbordone chiosa: «Negli anni prima della pandemia la Questura di Padova rilasciava 32 mila passaporti all’anno, ma durante il Covid il numero era sceso a 14 mila. Adesso quindi ne mancano 40 mila, più quelli dell’anno in corso. Abbiamo affrontato una situazione che in un primo momento ci ha travolto, e adesso abbiamo messo in campo un piano di rientro che non può che vedere il ritorno alla normalizzazione della situazione in qualche mese. E nel frattempo stiamo andando sempre meglio».

Il nuovo picco di richieste

«In questi giorni stiamo vedendo un nuovo picco, un incremento delle richieste a causa dei cittadini che vorrebbero partire per le feste pasquali» osserva poi Sbordone. Anche per questo non esclude che le aperture straordinarie dell’Ufficio Passaporti, che per ora dovrebbero rimanere in vigore fino a marzo, vengano estese anche ai mesi successivi».

«Abbiamo esteso l’orario di apertura al pubblico dell’ufficio, stiamo tenendo aperto tutti i sabati da ormai mesi e abbiamo individuato altre procedure di prenotazione» aggiunge, «questo ci ha permesso di arrivare a raddoppiare il numero di passaporti rilasciati al giorno, arrivando a 200. Oltre all’agenda informatica, che adesso funziona senza particolari intoppi, anche la trattazione delle urgenze tramite mail e telefonate sta funzionando bene. E adesso stiamo valutando altre misure aggiuntive per accelerare i tempi».

Il questore esclude tuttavia gli open day come quelli promossi dalla questura di Parma.

Le agenzie di viaggio accusano il colpo

«Siamo passati da un periodo pre-pandemia in cui bastavano 2 settimane per il rilascio di un passaporto, mentre adesso la media del Veneto è di circa 4 mesi» rileva Giancarlo Reverenna, presidente Fivet Veneto.

«Negli ultimi 2 anni, soprattutto a causa della pandemia, sono fallite quasi 200 agenzie di viaggi nel Veneto. Quelle che sono sopravvissute, arrivano da un periodo di grande difficoltà. A causa del mancato rilascio dei passaporti, i danni al settore si sono fatti sentire soprattutto nel periodo invernale, quando le agenzie lavorano con i clienti che si dirigono verso i Caraibi o l’emisfero australe. La spesa per quei clienti arriva anche a 3 mila euro per pacchetto. Un danno che molte agenzie non possono permettersi».

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