Paura per due universitari, proiettile lasciato nella cassetta postale

I destinatari sono poco più che ventenni e abitano alla Guizza: «Non abbiamo mai ricevuto minacce»

PADOVA. Il proiettile di una pistola 44 magnum nella cassetta della posta. È la sorpresa-choc che si sono trovati due studenti universitari di Padova residenti in via Algarotti 17, nel quartiere della Guizza. Il proiettile si trovava sul fondo della buca delle lettere, nascosto da qualche volantino pubblicitario. Uno scherzo di cattivo gusto o qualcosa di più serio? Ancora non si sa, ma quel che è certo è che M.C., 20 anni, originario di Reggio Emilia, e la sua coinquilina, entrambi studenti dell’Università di Padova, non possono certo dirsi tranquilli. Al momento non trovano possibili motivazioni al gesto, non hanno inimicizie particolari e sono ben inseriti nel contesto cittadino-universitario.

Si potrebbe parlare di uno scherzo mal riuscito, fatto magari con spirito goliardico da qualche amico o conoscente o forse potrebbe trattarsi di uno scambio di persona. Le domande sono molte. Chi ha inserito il proiettile nella buca della posta voleva forse indirizzarlo a qualcun altro? O c’è davvero qualche individuo pericoloso in grado di arrivare a tanto nei confronti di due giovani universitari?

«Non so veramente cosa pensare» dice il ventenne visibilmente scosso, «non ho mai ricevuto minacce particolari. Io e la mia coinquilina siamo intenzionati a sporgere denuncia». Un atto intimidatorio verso normalissimi studenti è davvero difficile da pensare.

Un’altra domanda che sorge spontanea è: chi potrebbe disporre così facilmente di un proiettile? Per essere in possesso di un’arma come una pistola e di conseguenza delle sue munizioni, bisogna possedere la licenza di porto d’armi. Chi ha messo dunque la pallottola nella cassetta della posta dei due studenti doveva possederla o in ogni caso essere in grado di procurarsela. Per ora queste sono tutte supposizioni alle quali solo un’attenta indagine delle forze dell’ordine potrà fare chiarezza.

M.C. e la sua coinquilina si recheranno al più presto a sporgere denuncia alle forze dell’ordine, sperando che grazie alle indagini si riesca a scoprire qualcosa sull’autore del gesto.

Il dubbio maggiore riguarda il messaggio che si voleva lanciare, visto che vicino al proiettile non c’erano biglietti e tantomeno rivendicazioni.

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