Pedemontana, a Ovest la bretella si fa strada

PADOVA. Con una risoluzione della maggioranza al Documento economico finanziario (Def), presentata ieri alla Camera, il collegamento alla futura Pedemontana Veneta nel tratto compreso tra Bassano Ovest e Limena fa un passo in avanti.
Gli ultimi a chiederlo a gran voce erano stati, lo scorso aprile, Massimo Pavin e Roberto Zuccato, in nome e per conto, rispettivamente, delle confindustrie di Padova e Vicenza. L’appello ha fatto breccia o, quantomeno, apre uno spiraglio alla realizzazione dello stesso. «La maggioranza – si legge nel testo – impegna l’esecutivo a recepire le indicazioni della commissione Ambiente e Lavori pubblici che ha indicato alcune strade da inserire nel Programma delle infrastrutture strategiche». Tra queste anche «il progetto collegamento Pedemontana Veneta e viabilità ordinaria nelle province di Treviso, Vicenza e Padova tratto dal casello di Bassano Ovest a Limena».
Nell'area compresa tra l'Alta Padovana e il Bassanese, ricordavano proprio Pavin e Zuccato, ci sono «30mila imprese, in grado di garantire il 14% dell'export veneto, che rischiano di vedere le loro possibilità di sviluppo fare la coda lungo un'unica arteria stradale, la Valsugana, dove in media transitano 80mila veicoli al giorno. Il tutto perché, nell'arco di un decennio, non è stata individuata una soluzione condivisa per creare una bretella di collegamento alla futura Pedemontana Veneta che dal previsto casello di Bassano Ovest scenda fino al Cittadellese e da qui connetta i comuni lungo la Valsugana fino allo snodo di Limena».
Si parla di una lingua d'asfalto di una trentina di chilometri, per la quale Confindustria Padova e Vicenza chiedevano con forza alla Regione un riconoscimento come opera di interesse generale e il suo inserimento in Legge obiettivo.
Trascorsi sei mesi dall’appello congiunto, il traguardo si avvicina. Si tratta, evidentemente, di una dichiarazione di buoni intenti. Il cui esito, per altro, non è scontato. Un passo in avanti, però, è stato fatto. Va ricordato, però, che sul tema è in corso un estenuante braccio di ferro tra enti locali.
«È un’ottima notizia, un passo avanti importante per il quale esprimo soddisfazione» commenta il presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin. «È una scelta – aggiunge Pavin – che riconosce il carattere strategico di un’opera che potrà dare accesso diretto sulla Pedemontana all’area a maggiore concentrazione produttiva del Nord Est, tra le province di Padova e Vicenza, dove insiste il 10% del manifatturiero veneto. Mi auguro che, pur in quadro di risorse scarse, si possano trovare i margini per finanziarla».
m.mar.
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