Per il voto è lotta a colpi di gadget

ESTE.

Un copricellulare val bene un voto. Ma anche una matita, una penna, una maglia o, perché no, un barattolo di caffè. La campagna elettorale a Este è cominciata. Da cosa lo si capisce? Ovvio, dai gadget messi a disposizione dai candidati in lizza. Ieri mattina nei banchetti elettorali in piazza Maggiore, hanno fatto il loro debutto i «gadget politicamente schierati».

Si tratta di oggetti marchiati con il simbolo dei vari partiti che tendono a catturare l'attenzione dell'elettorato. E, in seconda battuta, anche il loro consenso. Visto che il confronto sulle idee non sempre è di alto profilo. La competizione a colpi di gadget è cominciata ieri e il centrodestra sembra aver vinto il confronto a distanza con gli avversari. L'onorevole Paola Goisis, candidata appunto per la coalizione di centrodestra, sotto il proprio gazebo penne ha esibito matite con gommino, t-shirt, spillette e blocchetti per gli appunti. Il tutto, ovviamente, color verde, e con vergata la scritta «Goisis sindaco». Ogni gadget è stato riprodotto in almeno diecimila pezzi. Non solo. A breve ogni famiglia atestina riceverà a casa una busta che conterrà una lettera firmata dalla candidata padana ma anche alcuni di questi oggetti elettorali. E poi, ecco il pezzo forte: la Goisis annuncia di voler distribuire in piazza anche mille barattoli di caffè. Il senso è chiaro: la sua elezione a sindaco viene paragonata all'effetto stimolante della caffeina. Almeno da parte da quegli elettori non molto attenti all parole e ai programmi dei candidati... Il Pdl ha proposto copricellulari, zainetti per bimbi, matite e una curiosa palla di plastica che all'interno contiene dei giochetti per bambini. Il centrosinistra e le civiche per ora sembrano snobbare questo tipo di confronto. Confidando che l'elettore badi a ben altro prima di decidere per chi votare.