Picchiata da una compagna di classe, partono querele

Bullismo a scuola alle medie Todesco di Padova: il padre della ragazzina ha denunciato professore, preside e alunna

PADOVA. Sabato 20 gennaio, scuola media Todesco in via Leopardi nel quartiere di Santa Rita. Nell’aula di una classe ci sono 23 ragazzini, tra cui Anna e Lorenza, nomi di fantasia. Lorenza è un’adolescente difficile, per nulla rispettosa delle regole,ospite di una comunità e alle spalle due genitori problematici. È sempre in movimento. Anche in quell’istante viene richiamata da alcuni compagni, ma lei d’improvviso corre verso un’altra allieva di spalle, l’atterra sul banco «prendendola per i capelli, facendole sbattere la testa ripetute volte e, dopo averla spinta a terra, le sferra alcuni calci».

Basta poco per descrivere la violenta scena nella querela presentata dai genitori di Anna nei confronti del professore cinquantenne che stava svolgendo la lezione in classe, della preside dell’istituto, Elisabetta Dorio, e della compagna minorenne. Una querela che ipotizza i reati di lesioni volontarie e omessa vigilanza. In due parole: bullismo da una parte, occhi chiusi dall’altra.

«Mentre mia figlia veniva picchiata, il docente continuava la lezione senza intervenire e togliere fisicamente Anna dai calci di Lorenza», si legge nella denuncia trasmessa in procura dal padre della studentessa 13enne, tutelato dal penalista Massimo Munari. Alcune compagne sarebbero rimaste bloccate dalla paura, poi Anna sarebbe stata aiutata ad alzarsi da due di loro e accompagnata dai bidelli per telefonare a casa. Racconta il padre, molto arrabbiato: «Sono giunto a scuola intorno alle 13.10. Mia figlia aveva chiamato: “mamma aiuto, mi stanno facendo male...” si era lamentata con mia moglie che non riusciva a capire, pensando che la scuola fosse un luogo sicuro. Quando sono arrivato, si trovava nell’atrio con il ghiaccio sopra la testa che le faceva male, traumatizzata... Allora ho chiamato la polizia e il Suem». Nell’istituto una pattuglia e l’ambulanza, poi l’allieva è trasferita al Pronto soccorso. Il referto: trauma cranico facciale minore con prognosi di tre giorni, raddoppiati in seguito a un’ulteriore visita specialistica.

«Anna ha anche botte sulle gambe e una piccola deviazione del setto nasale... Ha avuto un forte mal di testa e nausea» aggiunge il padre. «È assurdo quello che è accaduto in classe, irreale... E quando stavamo allontanandoci dall’istituto, Lorenza ha gridato a mia figlia “Ti spacco la faccia, ti ammazzo”. Solo parlando con i bambini ho scoperto una realtà che non conoscevo: la situazione di questa ragazzina era nota. Fin dal dicembre scorso quando è stata aggregata alla classe, in più occasioni ha insultato e minacciato i professori. Le famiglie dovrebbero essere informate. Invece nella scuola tutti fanno a scaricabarile». Ora Anna è tornata a scuola «ma non sta bene. Ha male alla testa, al naso e alle gambe. E ha paura».

Al momento i vertici dell’istituto hanno avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Lorenza e stanno valutando quale provvedimento sanzionatorio adottare, non esclusa l’espulsione. Ma la situazione è destinata a complicarsi con la querela.
 

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