Piccoli bar con troppi tavolini, riorganizzazione in vista

Il 18 giugno l’assessore al commercio Antonio Bressa, incontrerà l’attuale responsabile della Sabap, ex Sovrintendenza alle Belle Arti, Andrea Alberti, per far il punto sui plateatici situati davanti o sotto i monumenti storici. Un argomento molto delicato, sollevato dal Sovrintendente in una lettera inviata alla titolare del bar San Fermo 20, in cui si spiegava di non poter concedere l’autorizzazione per i tavolini all’esterno di Palazzo Giusti Del Giardino. Ieri pomeriggio, durante un incontro a palazzo Moroni, l’assessore Bressa e il direttore dell’Appe Filippo Segato hanno affrontato la questione del sovraffollamento di tavolini in piazza dei Signori. A fianco di Segato c’erano anche tanti esercenti del “salotto della città” diventato, negli ultimi tempi, il cuore della movida. Tra gli altri Giuseppe Bonaccorso, titolare dell’Antico Forno e i gestori di Kofler, Pilared Hendrix. «In effetti in piazza dei Signori ci sono alcuni bar piccoli, che hanno troppi tavolini», ha ammesso il direttore dell’Appe. «Non si tratta di ridurli in modo drastico, ma di andare, in tempi brevi, a una razionalizzazione utilizzando il buon senso, in collaborazione con il settore commercio del Comune. «Anche l’assessore punta molto sullo spirito di collaborazione di chi ha troppi tavolini rispetto agli altri. «Non faremo nessuna azione repressiva nei confronti degli esercenti con più sedie rispetto ai metri quadrati del locale», ha confermato Bressa. «Piazza Dei Signori, alla sera, ha anche problemi di ordine pubblico. È sacrosanto razionalizzare i plateatici e creare un più giusto equilibrio tra un locale e l’altro». Intanto proprio ieri, durante l’incontro in Comune, l’Appe ha annunciato che, prossimamente in piazza dei Signori, dopo tanti anni, tornerà la musica (quella soft), che sarà pagata direttamente dagli esercenti. Uno dei primi cantanti a esibirsi sulla pedana di un bar di piazza Dei Signori, 25 anni fa, fu Vittorio Matteucci, che al tempo cantava tutte le canzoni di Domenico Modugno. (f.pad.)
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