pittarello da treviso

Se ne stanno preoccupando i direttori delle principali categorie economiche (Giopp di Confindustria, Barbierato dell’Ascom e Berengan dell’Upa) che nel puzzle devono procedere nel rispetto dello schema imposto dalla legislazione vigente.

Comunque, nella giunta camerale devono essere rappresentate tutte le espressioni economiche: dunque, almeno un seggio a testa per industriali, agricoltori, commercianti e artigiani. E ci dev’essere una “quota rosa” anche all’interno dell’organismo che governa l’ente di piazza Insurrezione.

Nessun problema, invece, con i numeri. La giunta camerale può essere composta da 5 fino a 11 membri, purché il costo dei gettoni di presenza resti identico alla spesa calcolata sul minimo di cinque poltrone. È possibile immaginare che il nuovo presidente Zilio sarà affiancato da un vice presidente più altri 5-6 membri di giunta. E si profila così un “governo di larghe intese” con Confindustria e Upa che avevano sostenuto fino all’ultimo voto il candidato alternativo Robero Boschetto.

Nel frattempo, il nuovo consiglio generale della Camera di commercio si completa con il 33° seggio riservato ai sindacati confederali. Nella rotazione, dopo Nello Cum (Uil) la rappresentanza dei lavori tocca alla Cgil che ha indicato l’ex segretario della Camera del lavoro Andrea Castagna.

Infine, la transizione all’Ascom. Zilio entrato in Camera ha lasciato la presidenza dei commercianti padovani. Patrizio Bertin è il “reggente” dell’associazione insieme ai vice presidenti. A fine mese, verrà convocata l’assemblea dell’Ascom per ratificare il passaggio di testimone. Bertin potrebbe traghettare l’Ascom fino alla prossima primavera, quando è in calendario il rinnovo statutario di tutti gli organismi. (e.m.)