Più di 40mila accessi l’anno al Pronto soccorso di Abano

Numeri in crescita per il Pronto soccorso della Casa di cura di Abano, che nel 2019 ha fatto registrare un incremento negli accessi di pazienti di quasi 2 mila unità. I dati diffusi dal Policlinico aponense evidenziano come si sia valicata la fatidica soglia dei 40 mila accessi. I numeri dicono 40.500 pazienti nel 2019, mentre nel 2018 erano stati 38.600.
le prestazioni
«Stiamo parlando di un aumento considerevole in termini di accessi», spiega il direttore del Pronto soccorso di Abano Marco Arboit. «Anche in questo mese di gennaio 2020, guardando i dati parziali, nei primi 15 giorni abbiamo già registrato ben 210 accessi in più rispetto allo stesso mese del 2019. Si tratta insomma di una crescita costante, una crescita che parte dal 2017-18». Una crescita che non accenna a fernarsi. «La media degli accessi è passata dai 90 del 2018 ai 111 dell’anno scorso», prosegue il direttore del Pronto soccorso aponense. «Il picco registrato più volte nell’anno appena lasciatoci alle spalle è di 170 pazienti in un giorno. Arriviamo spesso a quota 145-16 e così via. Teniamo presente che il Pronto soccorso di Padova, che fa 90 mila accessi l’anno, ha una media di 200 pazienti al giorno».
TEMPI VELOCI
Il Pronto soccorso del Policlinico di Abano si attesta tra i più efficienti in termini di trattamento del paziente. «Per il codice bianco la media dei tempi d’attesa si aggira sui tre quarti d’ora», spiega ancora Arboit. «Con il codice verde i pazienti vengono presi in cura entro mezz’ora, per quello giallo emtro il quarto d’ora. Per il codice rosso, ovviamente, l’assistenza è immediata. I ricoveri dal Pronto soccorso, nel 2019, sono stati 610 con tempi medi di degenza di 8- 9 giorni».
PUNTO DI RIFERIMENTO
Ormai il Pronto soccorso della Casa di cura non è un riferimento solo per il territorio termale e collinare. «Abbiamo accessi da residenti nel bacino termale ma anche da Albignasego, Maserà, dalla Bassa Padovana e poi da Galzignano, Battaglia, Cervarese, Pernumia, persino da quartieri di Padova come Mandria, Guizza, Paltana, ma anche da Mestrino e Veggiano. In termini di numeri siamo ai livelli di strutture come Piove di Sacco e Cittadella, poco sotto Schiavonia».
TRAUMATOLOGIA
Nei dati diffusi dalla Casa di Cura emerge come i trattamenti principali riguardino la traumatologia. «Stiamo parlando del 25-30% del volume totale», osserva ancora Arboit. «Abbiamo 170 posti letto.
SQUADRA SOLIDA
«A livelli di personale invece abbiamo 18 tra dipendenti e liberi professionisti. In servizio abbiamo sempre 2 medici, un medico del 118, uno di unità di cura avanzata e 2 ortopedici. Abbiamo poi 24 ore su 24 a disposizione un cardiologo e un chirurgo».
CODICE ARANCIONE
In arrivo c’è anche il nuovo codice arancione. «Come previsto dalla nuova normativa sanitaria, sarà la fascia tra il codice rosso e quello giallo. Proprio il giallo prenderà il nome di azzurro. I tempi di attesa per questo codice saranno di 15 minuti. Funziona bene anche il codice lilla per gli affetti da malattie alimentari. L’equipe di medici è giovane e ha una grande filosofia del lavoro», conclude Arboit. «Un impegno che vede in prima linea anche i miei due vice, Lisa Grillini e Nicola Pescetelli». —
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