Plissè guarda a Est negozi monomarca a Mosca e Dubai

PIOMBINO DESE. Plissè, l’azienda padovana conosciuta per i suoi tre brand di abbigliamento donna, Sfizio, Beatrice B e Smarteez, di target medio-alto, aprirà a breve due monomarca Beatrice B a Dubai...

PIOMBINO DESE. Plissè, l’azienda padovana conosciuta per i suoi tre brand di abbigliamento donna, Sfizio, Beatrice B e Smarteez, di target medio-alto, aprirà a breve due monomarca Beatrice B a Dubai e a Mosca proseguendo un programma retail iniziato nel 2006 con il primo proprio spazio a Jesolo e proseguito negli anni con altri monobrand sia in Italia che all’estero fino al grande successo ottenuto con lo store a Milano Citylife nello scorso novembre.

«Nei prossimi anni», dice Paolo Mason a capo dell’azienda di Piombino Dese, «ci concentreremo sullo sviluppo dell’export mirando ad ottenere fatturati importanti come quello in Italia o come stiamo sviluppando la Russia. Oggi siamo presenti in tutta Europa con particolare attenzione, come detto, alla Russia. Stiamo sviluppando il Medio ed Estremo Oriente con forte presenza in Giappone e Hong Kong. Per quanto concerne gli Stati Uniti disponiamo di una filiale a Los Angeles interamente controllata da noi. Serve da distributore diretto per tutta la clientela americana».

Poco meno di 20 milioni di euro di fatturato alla Plissè Spa prevedono di chiudere il 2018 a quota 22 milioni. L’azienda veneta produce anche private label. Ha delle collaborazioni con brand affermati dove si va a studiare e progettare collezioni collezioni dedicate per poi affrontare anche la produzione del venduto.

Sorta nel 1988 dall’idea di Paolo Mason e Morena Bragagnolo, Plissè sin da subito ha puntato sul made in Italy, con produzione eseguita interamente con la collaborazione di laboratori e artigiani della zona che lavorano quasi in esclusiva per l’azienda padovana. Da pochi anni ha anche aperto, a Trebaseleghe, una logistica personalizzata di 6 mila metri quadrati. «Fermo restando che potenzieremo l’export» conclude Mason, «siamo soddisfatti del nostro lavoro nel mercato interno. Pur con le sue difficoltà stiamo crescendo di anno in anno. Ad oggi l’Italia porta il 50% dell’intero fatturato distinguendosi con un prodotto per una clientela medio-alta».

Lieta Naccari

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