“Plissè” scaccia la crisi esportando in Russia

PIOMBINO DESE. Puntare sui mercati esteri, Russia in primis. È la ricetta anti-crisi della Plissé, azienda di abbigliamento femminile di via Ghebo, che con i suoi due marchi principali, Sfizio e Beatrice.B, sta sfondando nei mercati russo, statunitense e cinese. In un settore che in Italia, fatta eccezione per le grandi firme, è in crisi, Morena Bragagnolo e Paolo Mason, uniti nella vita come nell’azienda, hanno costruito in 25 anni un successo professionale puntando su creatività e qualità del made in Italy. Oggi Plissé conserva il cuore aziendale a Piombino con i 35 dipendenti impegnati nel design e nel commerciale e affida ad oltre 300 laboratori in tutto il Veneto la realizzazione dei propri capi di moda femminile. «Siamo entrati nel mercato russo grazie al “made in Italy”. Ci sono voluti 8 mesi di pratiche burocratiche per cominciare a Mosca e San Pietroburgo, ma oggi i risultati ci stanno premiando», conferma Mason che segue il commerciale, mentre la moglie è la responsabile creativa e di tutti gli stilisti. «Stiamo per aprire un nuovo show room a Mosca, entro marzo apriremo in Cina e da qualche mese siamo presenti a Los Angeles con una filiale in cui lavorano 5 nostri collaboratori», continua Mason, che rivela di essere in trattative per acquisire un noto marchio di jeanseria. «Abbiamo rischiato partecipando a fiere e sfilate in tanti Paesi europei ed extra, anche con qualche insuccesso all’inizio, ma uscire dal mercato italiano è stata la nostra mossa vincente», conclude Paolo Mason indicando la via da seguire a tanti colleghi imprenditori. Plissé di recente ha presentato le nuove collezioni 2014 in una sfilata organizzata con finalità benefiche dal Lions di Camposampiero nella passerella speciale allestita sotto il portico del “Tezzon”.
Francesco Zuanon
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