Polo logistico della Gabrielli nell’area portuale di Marghera
Dopo decenni di abbandono l’area più degradata di via dei Sali che un tempo ospitava i capannoni dell’ex Alumix – poi rilevata da Aluvenice spa in seguito assorbita dal Gruppo Gabrielli, in società con l’operatore portuale veneziano Veneta Lombarda spedizioni – che si trova in piena insula portuale, sul lato opposto del Molo dei Sali, lungo la banchina che fronteggia quella del terminal di Multiservice spa – cambierà e in meglio la sua immagine e tornerà a creare lavoro e occupazione. A fianco del capannone delle ex Corderie (di 9 mila metri quadrati) sarà costruito un moderno edificio di 18 mila metri quadrati su una superficie coperta di 27 mila metri quadrati (su un totale di 54 mila metri quadrati), con ampi magazzini e uffici, un nuovo polo logistico che ospiterà i prodotti siderurgici del Gruppo Gabrielli di Cittadella. «Entro la prima metà dell’anno prossimo concluderemo il Piano di recupero del Comparto Aluvenice, con tanto di certificazione ambientale delle avvenute bonifiche e le opere di urbanizzazione primaria e secondaria che sono la premessa ad una nuova fase di sviluppo – spiega Andrea Gabrielli, presidente dell’omonimo gruppo siderurgico e presidente del Cittadella Calcio del Gruppo Gabrielli – Per noi essere presenti a Porto Marghera è fondamentale visto che produciamo e lavoriamo materiali siderurgici in vari stabilimenti del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Porto Marghera è al centro della nostra area geografica di lavoro e ci permette di utilizzare le possibilità offerte dalla intermodalità per movimentare le mostre merci, grazie alla presenza di vari terminal e operatori portuali e dei buoni collegamenti con la rete ferroviaria e stradale». Oltre 10 anni fa venne firmata la convenzione tra il Comune di Venezia e la Gabrielli spa per la realizzazione delle opere di urbanizzazione del Piano di recupero “Comparto Aluvenice”.
Successivamente, la convenzione è stata modificata a fronte della realizzazione e cessione a titolo gratuito delle opere di urbanizzazione primaria, che hanno visto la realizzazione di un parcheggio di 2.708 metri quadri, è stato stabilito di monetizzare le opere di urbanizzazione secondaria per un importo di 254.094 euro .
Nell’arco degli ultimi dodici anni, da quando il Gruppo Gabrielli acquistà l’area dell’ex Alumix -Aluvenice , si è consumato un feroce coflitto tra Gabrielli, l’Autorità Portuale, allora presieduta da Giancarlo Zacchello, e il Comune di Venezia che nel 2007 aveva perfino paventato l’esproprio davanti al mancato avvio delle opere di risanamento ambientale e urbanizzazione. L’esproprio non ebbe mai corso grazie all’ambizioso progetto presentato da Gabrielli, insieme a Confindustria veneziana per l’utilizzo a fini logistici di tutta l’area dove si trovava fino agli anni Novanta la fabbrica di alluminio. Solo ora quel progetto prende quota, grazie all’accordo con il Comune di Venezia. —
Gianni Favarato
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