Poltrona di primario ad Angiologia: lo scontro Pd-Pdl sbarca in ospedale

In corsa l’assessore Fabio Verlato (esponente del centrosinistra) e il consigliere Giampiero Avruscio (vicepresidente del consiglio comunale tra gli azzurri). Ma tra i candidati c’è pure il primario ad interim Martini

PADOVA. Sono abituati a confrontarsi sui banchi del consiglio comunale di Padova: interrogazioni, mozioni e interventi al vetriolo. Lui, Fabio Verlato, assessore ai Servizi Sociali, alfiere del partito democratico; l’altro, Giampiero Avruscio, rappresentante del Pdl, vice presidente dell’assemblea di palazzo Moroni.

La battaglia politica però da qualche mese si è trasferita in corsia, questa volta combattuta a suon di curriculum e pubblicazioni scientifiche. Sia Verlato che Avruscio, entrambi medici specializzati in Medicina vascolare, sono in corsa per il blasonato posto da primario dell’Unità operativa complessa di Medicina vascolare e Angiologia dell’azienda ospedaliera di Padova.

Una circostanza curiosa, che sta creando non poco imbarazzo ai vertici di via Giustiniani, che entro poche settimane dovranno stabilire chi raccoglierà l’eredità di Giuseppe Maria Andreozzi, ex numero uno della struttura ed oggi primario emerito del reparto. Un ingresso a gamba tesa della politica nelle corsie dell’ospedale, reso ancor più dirompente per il fatto che i due concorrenti quasi quotidianamente si scontrano a palazzo Moroni: la battaglia Pd-Pdl nella città del Santo non è avara di colpi scagliati fin sotto la cintura. Tra i due “litiganti” c’è pure un terzo concorrente, Romeo Costanzo Martini, attuale direttore facente funzioni, nominato dallo stesso Andreozzi prima di andare in pensione.

I due esponenti della politica padovana attendono con estrema discrezione il verdetto, tutt’altro che scontato. Giampiero Avruscio è già direttore del Servizio di Medicina specialistica e del day hospital di Angiologia dell’ospedale Sant’Antonio, presidio sanitario dell’Usl 16. Mentre Fabio Verlato gioca in casa: fa già parte dell’equipe medica di Medicina vascolare di via Giustiniani.

Il concorso è stato indetto il 18 novembre scorso ed è scaduto il mese successivo, il 19 dicembre. Ciascun candidato ha depositato il proprio curriculum ed attende che la procedura concorsuale sia espletata. La commissione dovrà valutare i titoli di tutti e tre i concorrenti. Le carte sono sul tavolo della commissione giudicatrice, anche se l’ultima parola spetta al direttore generale dell’Usl 16 Adriano Cestrone.

Sia Giampiero Avruscio che Fabio Verlato si sono specializzati in Cardiologia alla facoltà medica dell’Università di Padova, dove insegnano come professori a contratto. Bocche cucite sul nome del favorito: i bene informati dicono che ciascuno dei tre candidati abbia il proprio asso nella manica. E’ certo però che se la scelta cadrà su Avruscio o Verlato, saranno inevitabili le ricadute sulla politica padovana. Non sarà semplice infatti conciliare l’attività svolta sui banchi di palazzo Moroni con il lavoro svolto in corsia: all’attività squisitamente assistenziale infatti si affiancherà quella gestionale e amministrativa.

I vertici dell’Usl 16 assicurano che il concorso sarà concluso al più presto: la decisione oramai è attesa a giorni. Avruscio e Verlato stanno combattendo per il posto da primario con il massimo fair play: hanno lasciato entrambi le divergenze politiche fuori dal reparto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:sanitàprimari

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova