Ponso, area pubblica lordata dalle pecore

PONSO. Un’area che diventa troppo spesso «cestino per le immondizie» e «pascolo per animali portatori di zecche». Chiede un intervento del Comune Selvano Parolo, residente a Ponso e portavoce di quei cittadini che vivono a ridosso della zona artigianale.
«La zona verde artigianale è area pubblica» spiega Parolo «eppure viene continuamente adibita a pascolo, riposo e deposito di deiezioni per greggi di pecore che, oltretutto, sono portatrici di zecche e che quasi per due volte al giorno tappezzano di escrementi anche via Gualdo e via Calmana. Come se non bastassero per noi residenti gli odori nauseabondi di tacchini e maiali provenienti dagli allevamenti vicini».
Parolo ricorda inoltre che la stessa zona artigianale è troppo spesso lordata dai conduttori d’autotreni, che lasciano nell’area verde le proprie immondizie. I residenti segnalano la presenza costante di scatolette di tonno e di carne, bottiglie di vino e birra vuote, cartoni di pizza, sportine di plastica.
«I rifiuti restano lì per mesi e mesi, finchè in qualche giornata di vento qualche folata energica non li fa finire nel fossato, già “cimitero” purtroppo di simili rifiuti».
Parolo, che lamenta anche l’inciviltà di chi va a cavallo e non pulisce i “bisogni” lasciati per strada dagli animali, prende atto della nuova ordinanza comunale che il sindaco ha emesso e che obbliga i proprietari di cani a raccogliere le deiezioni dei propri amici a quattro zampe, tuttavia chiede che la tutela dell’ambiente si estenda non solo alla piazza, ma anche alle zone più marginali del paese. Dove l’esigenza di un ambiente più pulito non è meno sentita. (n.c.)
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