Ponte di Brenta, ex pasticceria covo di degrado

PONTE DI BRENTA. Sono ormai 15 anni che a Ponte di Brenta, al civico 203 di via San Marco, a pochi metri dal capolinea del bus urbano numero 18 di BusItalia, è stata chiusa la storica pasticceria e...

PONTE DI BRENTA. Sono ormai 15 anni che a Ponte di Brenta, al civico 203 di via San Marco, a pochi metri dal capolinea del bus urbano numero 18 di BusItalia, è stata chiusa la storica pasticceria e gelateria De Marchi, gestita dalla famiglia omonima. Tra gli anni ’80 e ’90 era uno dei locali pubblici più apprezzati e frequentati non solo dai padovani, che arrivavano a Ponte di Brenta anche dal centro, ma anche da chi abitava nella vicina riviera del Brenta. Della storica pasticceria, ora, è rimasta solo l’insegna esterna e sia il piano terra che il primo piano sono ridotti ad un ammasso di macerie e di resti edilizi.

Nella notte lo spazio diventa covo di persone senza lavoro e senza casa. L’edificio cade letteralmente a pezzi. Tempo fa dal tetto è caduto anche un pezzo di cornicione, sul lato che dà su Villa Breda e, quindi, tutta la parte che s’affaccia su via San Marco è stata transennata.

La proprietà è, da sempre, della Fondazione Breda, la stessa da anni commissariata dalla Regione Veneto. Possiede l’ippodromo, il terreno dove c’era l’hotel-ristorante Le Padovanelle in via Chilesotti, la casa di riposo, oggi gestita dall’Istituto Configliachi e la stessa Villa Breda.

Negli ultimi anni i residenti e i commercianti vicini hanno inviato più volte sia al Comune che alla Fondazione una serie di petizioni, affinchè si togliesse dal degrado l’intero edificio dove c’era la pasticceria-gelateria De Marchi. L’ente commissariato, il cui presidente oggi è, dopo il trevigiano Fabio Pasquale Crea, il padovano Cristian Centenaro, non ha mai risposto agli appelli dei residenti e degli esercenti del posto. «L’edificio rischia di cadere a pezzi, ma la Fondazione Breda continua a tenerlo nel degrado» sottolinea Emilio Manfrin, contitolare della pulisecco che si trova davanti all’ex locale. «Tra l’altro è anche in continuo stato di pericolo perché le transenne non sono sufficienti ad evitare eventuali gravi incidenti alle persone che vi passano davanti».

La denuncia giunge con la speranza che qualcosa cambi in tempi rapidi e che, anche le istituzioni, si prendano a cuore questa situazione di degrado.

Felice Paduano

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova