Poste, code e proteste «Vanno estesi gli orari»

Ufficio Postale Abano MALAGOLI
Ufficio Postale Abano MALAGOLI

ABANO TERME

Nessun ufficio postale aperto di pomeriggio. Code lunghissime al mattino, soprattutto all’ufficio dell’Abano Storica. Sono esasperati i cittadini aponensi per le lunghe attese alle Poste che si protraggono ancora dalla fase di lockdown. E con il caldo attuale i disagi aumentano.

«Sembra di essere rimasti alla fase di lockdown», sottolineano i residenti. «Al supermercato ormai non ci sono più code, mentre alle Poste è tutto come a marzo o aprile. Capiamo gli ingressi contingentati e capiamo che questo è anche magari un periodo di ferie per gli impiegati, ma la situazione sta diventando insostenibile».

I cittadini di Abano chiedono la riapertura al pomeriggio almeno dello sportello dell’isola pedonale. «Il fatto che nessun ufficio postale sia aperto di pomeriggio va ad aumentare le presenze al mattino», sottolineano ancora. «E quindi si verificano lunghe code agli uffici postali aperti». La situazione più difficile riguarda le Poste dell’Abano Storica, nel quartiere San Lorenzo, dove la coda ogni mattina è infinita.

Una situazione che diventa difficile soprattutto per gli anziani, costretti a sorbirsi decine di minuti di attesa in coda sotto il sole cocente e le temperature elevate di questi giorni. «Chiediamo di prevedere uno sportello in più per snellire la coda», concludono. Il sindaco Federico Barbierato prova ad ipotizzare una soluzione. «È chiaro che le lunghe attese alle Poste sono difficilmente sostenibili da parte dei nostri cittadini», osserva. «La salute pubblica è una priorità ma faccio un appello a Poste Italiane affinché vengano trovate soluzioni idonee per evitare le code di questi giorni sotto al sole. Si potrebbe ipotizzare un sistema di prenotazione del proprio turno, in modo tale da non doversi sorbire una coda infinita». —

Federico Franchin

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova