Pranzi di nozze sotto inchiesta

Ispettori dell’Agenzia delle entrate da Marchioro a Vigonza Sposi invitati a esibire le fatture e interrogati sui banchetti
Di Giusy Andreoli
21 dicembre 2004 Servizio Catering Marchioro, Vigonza , furto (POLETTO) 21 dicembre 2004 CATERING MARCHIORO, VIGONZA, FURTO (POLETTO)
21 dicembre 2004 Servizio Catering Marchioro, Vigonza , furto (POLETTO) 21 dicembre 2004 CATERING MARCHIORO, VIGONZA, FURTO (POLETTO)

VIGONZA. Fisco all’attacco dei catering di nozze. Da oltre un mese funzionari dell’Agenzie delle entrate stazionano negli uffici della società gestita dalla famiglia Marchioro, spulciando la contabilità e verificando ogni fattura. Sotto la lente d’ingrandimento dei controlli del fisco sono finiti anche un centinaio di clienti, che hanno scelto l’azienda con servizio catering per la loro festa di matrimonio, celebrata il più delle volte in una delle ville storiche messe a disposizione per questa tipo di eventi. L’invito a presentarsi all’ufficio delle imposte è stato spedito a tutte le coppie che si sono servite della società che fa capo a Luigi Marchioro negli ultimi due anni. Come conseguenza, diversi coniugi sono corsi preoccupati in via Roma a chiedere cosa stesse succedendo. E soprattutto come fare a recuperare tutta la documentazione comprovante il pagamento del servizio e degli acquisti che, in molti casi, non si è pensato di tenere in gran considerazione, come invece si fa con l’album delle fotografie di nozze. «Si sono presentati nei nostri uffici il 25 gennaio» racconta la signoraRosanna, moglie del capostipite «fatalità era il giorno del nostro anniversario di matrimonio. Erano le tre e mezza del pomeriggio e mio marito stava riposando. Hanno detto a mia figlia di andare subito a chiamarlo: ci è venuto un coccolone, abbiamo pensato di aver fatto chissà cosa...». La famiglia Marchioro ha dato la massima disponibilità, aprendo tutti i cassetti affinché i controllori potessero effettuare il loro lavoro. Da allora gli ispettori del fisco stazionano quasi costantemente negli uffici della ditta. «Avevano detto che si sarebbero fermati due settimane, invece sono ancora qua» sospira la donna. Che non commenta le modalità di presentazione, ma sembra scontato che gli ispettori avrebbero puntato sull’effetto sorpresa. Il classico blitz per “cristallizzare” la situazione così da ricavarne le maggiori informazioni possibili. Il tutto al servizio della legalità. Dopo alcune settimane passate a controllare i registri delle entrate e delle uscite, quelli dei fornitori e dei clienti, gli ispettori hanno cominciato a inviare inviti a comparire a tutti coloro che hanno fruito dei servizi Marchioro per le loro nozze. «Abbiamo saputo che alle coppie dei nostri clienti è stato domandato di giustificare tutto nei particolari» continua la signora Marchioro «dal luogo dove si è svolto il pranzo di nozze, al menù scelto, dal numero dei camerieri che avevano servito in tavola, al tipo e quantità dei fiori ordinati, alle bomboniere... Tanti clienti sono molto preoccupati perché, a distanza di tempo, non hanno conservato la documentazione. E noi ci sentiamo come dei delinquenti, mentre siamo delle persone che lavorano da una vita: se siamo arrivati a questi livelli di qualità e popolarità, lo dobbiamo al nostro impegno e all’investimento costante. E pure noi risentiamo della crisi, come tutti». La ditta si è affidata al proprio commercialista e probabilmente si affiderà anche a un legale. Il timore che il lavoro di tanti anni subisca un brutto colpo è palpabile. «Altro che donare un euro al Comune, a noi nessuno guarda» commenta amaramente la donna: «Qui ci vogliono far chiudere tutti».

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