Praticava karate da bambina ed era divenuta istruttrice

«Questo sport aiuta a esprimere emozioni e sensazioni difficili da comunicare normalmente» scriveva nel sito della scuola Go Ju Kai

PIOVE DI SACCO

«Ho iniziato a praticare il karate all’età di 7 anni, grazie all’invito di alcuni miei amici. Ho capito subito che sarebbe stato lo sport più adatto a me perché aiuta a esprimere, attraverso precisi movimenti del corpo, emozioni e sensazioni difficili da comunicare normalmente». Così parlava di se Eleonora, dipingendo il suo profilo tra quelli degli altri istruttori della Go Ju Kai, la storica scuola cittadina di karate ospitata nella palestra della scuola media Davila.

Da piccola e fragile allieva era arrivata a essere un’istruttrice, pronta a trasmettere tutti quei valori che l’avevano forgiata. «Ora» raccontava solo qualche mese «fa posso dire che il karate non è solo uno sport, ma è una passione che continua a dare ogni giorno insegnamenti importantissimi. Il karate non solo è una disciplina che forma fisicamente insegnando ai suoi praticanti il modo migliore per ascoltare il proprio corpo e conoscere i propri limiti e i propri punti di forza, ma aiuta anche ad affrontare la vita, con carattere, forza, attenzione e soprattutto rispetto, per se stessi, ma soprattutto per gli altri».

Il maestro Pierpaolo Malagoli la ricorda con estrema dolcezza e commozione. «Eleonora» ricorda con un filo di voce «è arrivata da noi che era ragazzina e con forza e determinazione ha ottenuto la cintura nera. Costretta per un periodo a interrompere l’attività, è poi tornata in palestra con la stessa gioia e la stessa grinta. Un esempio stupendo per tutti i praticanti delle arti marziali: ci ha insegnato a non fermarci, a combattere sempre, a vincere anche quando pare di essere sconfitti».

AL. CE.

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