Preside di Vo’ aggredito e picchiato da un ciclista
La denuncia di Alfonso D’Ambrosio sui social: «Preso a pugni davanti a mia moglie e ai miei figli per per aver detto ad un ciclista che io abito in un posto che oltre ad essere pista ciclabile è anche via dei residenti»

Aggredito e picchiato dopo uno screzio con un ciclista. Lo denuncia Alfonso D’Ambrosio, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Lozzo Atestino. Il racconto di quanto avvenuto è stato affidato a un post sui social, scritto mentre lo stesso dirigente si trovava in Pronto soccorso.
«Oggi sono stato aggredito e picchiato», denuncia D’Ambrosio. «Picchiato ed aggredito di fronte a mia moglie e ai miei due figli di 8 e 11, che hanno visto il loro padre a terra mentre cercava invano di difendersi. E per cosa? Semplicemente per aver detto ad un ciclista che io abito in un posto che oltre ad essere pista ciclabile è anche via dei residenti».
L’aggressione, stando alle parole del dirigente, è avvenuta a Baone, a duecento metri da casa.
Continua nel racconto: «Il ciclista mi ha subito colpito con un pugno e ha ripetutamente colpito e colpito fino a salirci sopra, tra le urla di Elisabetta che ha persino vomitato... Sono riuscito a chiamare i carabinieri e mentre ero in diretta telefonica con i carabinieri ha continuato a picchiarmi, prendendo una lunga rincorsa e mi ha gettato nel canale i miei occhiali. Mi ha spogliato di qualsiasi dignità».
Il post
L’aggressione ripresa in un video
D’Ambrosio assicura di avere i video dell’aggressione e aggiunge altri dettagli: «Questa persona che ha poi finto di buttarsi a terra ed è salita in ambulanza (che ho chiamato io stesso tra l'altro) fingendo di avere male, quando non sono neppure riuscito a restituirgli un solo pugno dei 34 che ho subito ripetutamente sulla schiena, sul viso, sul rene. In ospedale, dove sono ora, mi hanno dato doversi giorni di prognosi e qualche calmante, ma io non sono affatto calmo, sono distrutto».
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