Previsto un "parco commerciale" al posto del centro sociale Pedro

Variante urbanistica approvata dall’amministrazione, depotenziata un’area in via Venezia. Quella di Via Ticino è di proprietà comunale: l’ipotesi di uno scambio per il nuovo ospedale
L'area del centro sociale Pedro in via Ticino interessata dalla previsione urbanistica
L'area del centro sociale Pedro in via Ticino interessata dalla previsione urbanistica

PADOVA. Un «parco commerciale» nell’area del centro sociale Pedro, in via Ticino. È la variante urbanistica approvata martedì scorso dalla giunta e che nelle prossime settimane sarà discussa in consiglio comunale. Un provvedimento, quello varato dal sindaco Massimo Bitonci, che interviene sul «Piano del commercio al dettaglio» modificando anche alcune norme sui parcheggi.

Lo spostamento. In pratica non c’è nessun aumento delle aree commerciali in città. Ma c’è lo spostamento della previsione urbanistica da un’area localizzata a Padova Est ad una di Padova Ovest, zona dove ci sono meno esercizi commerciali e che è comunque ben servita da infrastrutture viarie.

Secondo il Piano del commercio, infatti, è possibile «programmare l’insediamento di nuovi centri commerciali anche nell’ambito Ovest di Padova». E, oltre a quella del Pedro, vengono ricordate anche le altre aree dove sono previsti interventi dello stesso tipo: nella «cittadella dello Sport» vicino allo Stadio Euganeo, nell’area di riqualificazione dell’ex Foro Boario, e nell’ambito della riconversione urbanistico-edilizia di via Sarpi.

Sono 14 le aree previste. La decisione di programmare un parco commerciale al posto del Pedro si inserisce in quanto già previsto dal Pati (piano di assetto territoriale intercomunale, l’equivalente dell’ex piano regolatore). A Padova infatti sono previste 14 grandi strutture commerciali (di cui 5 organizzate come «parco commerciale»). Di queste tre sono all’interno del centro storico e le altre all’esterno. Per grandi strutture commerciali si intende negozi con una superficie di vendita superiore ai 2.500 metri quadri.

Di queste 14 sono otto quelle già realizzate: tre all’interno del centro storico (si tratta di Coin, Rinascente e Oviesse), una a Mortise (il centro La Corte) e altre quattro lungo l’asse di via Venezia e via San Marco (Ikea, il centro Padova Est, il Centro Giotto e Brico Center).

Ne rimangono da realizzare altre 6: per una i lavori sono stati iniziati e poi sospesi, un’altra ha i permessi ancora in fase di definizione, mentre per le altre 4 «non vi sono programmi operativi in atto».

L’area di via Venezia. Il piano dunque conferma la previsione di 14 “grandi strutture di vendita” sul territorio comunale, ma ne sposta una. Si tratta dell’area tra via Venezia, via Orologio, piazza Giovanni XXIII e via della Croce Rossa.

È stata la stessa società proprietaria dell’area a chiedere di eliminare la previsione urbanistica, perché «area già edificata con attività in atto, e le cui caratteristiche non corrispondono più ai requisiti della grande struttura di vendita nella forma del “Parco Commerciale”». Ci sono già dei capannoni con uffici, il negozio di «Chateau d’Ax», quelli di «Chicco» e «Prenatal», la «Tipografia Veneta» e l’ingrosso di calzature «Pipinato».

L'area di via Venezia che è stata depotenziata
L'area di via Venezia che è stata depotenziata

L’area in via Ticino. Il nuovo centro commerciale è previsto dunque sull’area comunale inserita nell’Ansa Borgomagno: è la zona tra via Ticino, via Menini e corso Tre Venezie, dove ci sono il Pedro e la ludoteca «Mappaluna».

L’obiettivo dello spostamento è mantenere come localizzazione prevalente delle strutture commerciali l’asse Padova Est - Padova Ovest e intervenire in un’area di degrado. Secondo quanto prevede la giunta, infatti, la localizzazione di un centro commerciale «può costituire un volano economico per la soluzione delle problematiche in essere». In particolare l’area del Pedro è considerata area con degrado edilizio, degrado urbanistico e degrado socio-economico.

Nella previsione della giunta il nuovo centro commerciale dovrà essere realizzato nell’ambito della riqualificazione dell’Ansa Borgomagno.

L’area del nuovo ospedale. Tra le aree che mantengono la previsione di grande struttura di vendita c’è anche quella di San Lazzaro dove la giunta ha però previsto il nuovo ospedale. Un’area che, secondo la variante approvata martedì, deve essere tenuta in «considerazione particolare». È possibile infatti ipotizzare uno “scambio” proprio con l’area appena valorizzata in via Ticino.

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