Pride Village, “la festa di tutti”: si comincia con Chiambretti

PADOVA. Ballare sotto le stelle in un scrigno trasparente. Questa è solo a delle novità della quinta edizione del Pride Village padovano che accende i riflettori sulla Fiera domani sera alle 19 (i parcheggi saranno aperti dalle 18.30) e sino al 2 settembre. “La festa di tutti”, come dice lo slogan, piace ai professionisti perché è terribilmente chic e fa a pugni con la banalità; piace ai giovani perché ha saputo conservare costi medio bassi; ma piace anche alle famiglie perché la città propone qualcosa di “diverso” che non fa pesare nemmeno l’impegno civile. Quest’anno concentrato nella campagna «Una volta per tutti» che sostiene la proposta di legge per il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto. Ogni artista che passerà dal Villane ha aderito alla campagna mettendoci faccia e talento.
Inaugurazione il comico e showman Piero Chiambretti nelle vesti di padrone di casa ad intervistare Paola Concia e la moglie Ricarda Trautmann (unitesi in matrimonio l’anno scorso in Germania). Sabato arriva Fabio Canino in coppia con Lucia Ocone, mentre domenica ci sarà lo spettacolo di Paolo Rossi. Alle spalle un’organizzazione possente: un palcoscenico centrale di 168 metri quadrati, venti camerini per gli artisti, 7000 mq a cielo aperto e 3000 al coperto. Tutto rigorosamente in filosofia verde. E naturalmente il cibo: un ristorante; un sushi bar; uno snack wine bar e una pizzeria (con servizio al tavolo). Ma anche una libreria ed altri stand ad illuminare lo shopping di un inaspettato boulevard tra i padiglioni della Fiera. Non stupisce che sia diventato uno degli eventi cool dell’estate in Veneto, ma inorgoglisce i ragazzi che ci lavorano e che, un lustro fa, all’ex foro Boario di Corso Australia, erano partiti solo con tante idee. E che questa estate faranno spettacolo coi concerti di Rossana Casale, Tosca, Arisa, Alice, Donatella Rettore, Antonella Ruggiero, Giuliano Palma & The Bluebeaters e i Ricchi e Poveri; col teatro di Francesca Reggiani, Anna Mazzamauro, Anna Meacci, David Riondino e Le Bambole. E infine talk show con Paola Marella, Leopoldo Mastelloni, Alessandro Cecchi Paone e, imperdibile, il concorso Miss Drag Queen.
«Il Pride Village è prima di tutto una festa per tutti» scandisce Alessandro Zan, assessore all’Ambiente «Ma senza dimenticare l’impegno civile. Voglio sottolineare l’iniziativa di legge popolare che presenteremo con Chiambretti e, a seguire, con tutti gli ospiti che sono stati coinvolti nella campagna e grazie al supporto di Ben&Jerry’s, marca internazionale di gelati e sponsor principale del festival. Va detto che in Italia siamo molto arretrati, basti pensare che non abbiamo nemmeno una legge contro l’omofobia».
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