Profughi, emergenza da gestire

VIGONZA. È stato incentrato sui temi del sociale, dello sviluppo del territorio e dell’immigrazione l’ultimo confronto fra i candidati sindaco. E non poteva essere altrimenti, visto che è stato organizzato dal Consiglio pastorale unitario. Sala affollatissima, 300 i presenti, ma la metà erano candidati consiglieri e parenti. I 5 hanno tutti convenuto che non c’è spazio per uno sviluppo aggiuntivo, il territorio va riqualificato perché è già stato edificato troppo. Sui migranti la posizione di Damiano Gottardello, centrodestra, è la più rigida: se ne devono andare a meno che non siano proprio profughi, ed è sospetto che durante il G7 gli sbarchi si siano fermati; Innocente Marangon e Cesare Paggiaro sono per un’accoglienza concordata col Prefetto per evitare che i migranti vengano calati dall’alto; Sandro Benato ha detto che va fatto un accordo col Prefetto, ma alla fine è sempre una questione di numeri; Filippo Pastore del M5S ha riconosciuto che il Prefetto è abbastanza determinato e dunque aderire allo Sprar mette un tetto agli arrivi.

Un’altra domanda intrigante è stata: cosa vi ha spinto a candidarvi? «Per la continuità dell’azione amministrativa e garantire la stabilità, perché farò il sindaco a tempo pieno e non ho interessi sul territorio» ha risposto Marangon. «Mi sento preparato e ne ho l’ambizione, valutate l’opportunità di cambiare perché siamo in democrazia e non in monarchia, il potere non si eredita» la frecciata di Paggiaro. «Ho maturato un’esperienza amministrativa e professionale che vorrei mettere a disposizione della mia comunità» è la parola di Gottardello. «Mi hanno chiesto di candidarmi e ho accettato visto che ho lavorato per una grande coalizione e sto ancora aspettando la data delle primarie» ha spiegato Benato. «Perché vogliamo dare un volto nuovo a Vigonza, perché siamo completamente distanti da tutte le precedenti amministrazioni e non abbiamo legacci con la politica fatta finora» la posizione di Pastore.

Giusy Andreoli