Progetto skateboard Arcella, sopralluogo all’ex Pachuca

ARCELLA. Sopralluogo dei due assessori “ragazzini” ossia di Umberto Zampieri (Sport) ed Andrea Micalizzi( Verde pubblico), ieri, all’Arcella, in via Bernina 18, per visitare l’ex discoteca Pachuca, dove dovrebbe essere realizzato, in 500 metri quadrati, l’impianto da skateboard più grande del Veneto. Erano presenti il titolare del Mappaluna, Norino Romito, ideatore dell’impianto, Lorenzo Funghi, il proprietario dei muri ed un gruppo di ragazzi appassionati di skate, guidati da Alberto Capisani e dalla figlia di Romito, studentessa al Valle. «Siamo venuti per capire da vicino il progetto del signor Romito» sottolinea Zampieri. «D’altronde lo skate da anni è diventato uno sport vero e proprio con centinaia di praticanti. Abbiamo visitato gli spazi dove dovrebbe essere costruita la piattaforma e valuteremo in futuro se sarà il caso d’individuare una forma di collaborazione attiva tra il pubblico ed il privato». Breve l’intervento di Romito. «Il luogo prescelto è l’ideale», dice il gestore del Mappaluna da 25 anni, che ha anche ricevuto la gestione del giardino Fantasia dal Comune per i prossimi 15 anni; «Non ci sono residenti nelle vicinanze ed abbiamo già progettato d’installare pareti fono-assorbenti all’interno molto spesse e telecamere un po’ dappertutto». Più sociale il commento di Capisani. «Al momento solo in città ci sono circa 200 skaters», racconta, «Padova non ha mai avuto un impianto fisso vero e proprio: noi avremmo già deciso di non utilizzare gli spazi dell’ex Pachuca solo come pista per lo skateboard, ma anche come sala polivalente con finalità sociali, musicali e culturali in genere perché in città e specialmente nella parte nordovest, mancano luoghi, sia privati che pubblici, che possano favorire l’aggregazione dei giovani».
( f.pad.)
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