Padova, ogni anno 130 mila pazienti in Pronto soccorso
I numeri dei due Pronto soccorso cittadini. Fino ai 75 anni, più della metà degli accessi riguarda codici bianchi. Gli over 75, invece, rappresentano il 90% dei codici rossi

Oltre 130mila persone ogni anno si rivolgono ai due Pronto soccorso cittadini a Padova. Statisticamente, fino ai 75 anni più della metà degli accessi riguarda codici bianchi, cioè persone che al triage non presentano né sintomi di sofferenza ed a bassa di priorità.
«Nel corso degli ultimi sei anni il pronto soccorso dell'ospedale di Padova in media ha sfiorato le 100mila persone seguite, con una media di 280 accessi nelle 24 ore - spiega Vito Cianci, direttore all'Azienda ospedaliera università di Padova, dove sono occupati 31 medici e 65 infermieri -, al triage 58mila di questi sono codici bianchi, il che non vuol dire per forza accessi inappropriati. L'80% delle persone che accedono al Pronto soccorso principale viene dimesso dopo le cure del caso».
«La percentuale dei pazienti che abbandona il pronto soccorso prima di essere preso in carico è inferiore all'un per cento» prosegue Cianci.
Alessandra Pizziol, direttrice all'ospedale Sant'Antonio, struttura che impiega 32 tra medici e infermieri che hanno gestito nei primi nove mesi dell'anno quasi 26mila accessi, ha sottolineato come «gli over 75 sono circa un terzo delle persone che si rivolgono al nostro pronto soccorso, ma sono il 90% dei codici rossi».
In occasione della Giornata mondiale della rianimazione cardiopolmonare, che a livello mondiale si celebra il prossimo 16 ottobre, Padova si prepara a una settimana di iniziative su questo tema, che avrà come testimonial il campione olimpico di canottaggio Rossano Galtarossa nell'evento che si terrà il 20 ottobre a Palazzo della Ragione sotto l'etichetta "La vita nelle nostre mani"
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