Punto nascite, il Ministero pronto a rivedere le chiusure

Il Ministero della Salute è disponibile a prendere in considerazione e valutare le nuove richieste di deroga della Regione per impedire la chiusura dei Punti nascita veneti, tra cui quello dell’ospedale “Immacolata Concezione”. È quanto emerso dall’incontro che si è tenuto ieri mattina a Roma tra il ministro della Salute Giulia Grillo, il sottosegretario Maurizio Fugatti e i sindaci di Adria, Valdagno e Piove di Sacco. Presenti anche i pentastellati padovani Giovanni Endrizzi, esponente della commissione Igiene e Sanità, e il consigliere regionale Jacopo Berti, organizzatori del confronto.
L’obiettivo era di mettere in campo un percorso per garantire la salute delle mamme e delle famiglie, mantenendo alta la qualità dei servizi sul territorio. I primi cittadini hanno spiegato le criticità delle zone su cui insistono i Punti nascita evidenziando anche l’alta qualità dei presidi. «Il nostro» ha commentato il sindaco Davide Gianella, «è l’unico Punto nascita la cui attività è già stata sospesa e per il quale servono risposte in tempi brevi. Ho presentato la storicità del nostro nosocomio e la garanzia dell’alta qualità degli standard di sicurezza. Ho fatto presente tutti i problemi legati ai tempi di percorrenza necessari per raggiungere altri ospedali che inoltre non hanno, in questo momento, una ricettività sufficiente per assorbire anche le esigenze del territorio della Saccisica».
«Il sottosegretario Fugatti» riportano Endrizzi e Berti, «ha comunicato che sono in corso delle valutazioni. Ha espresso disponibilità e apertura sulle istanze dei sindaci anche in base al calo demografico. Stiamo parlando di aree geografiche che hanno bisogno di questo servizio, nonostante i numeri non rientrino nelle tabelle ministeriali. Ci lavora personale di altissimo livello e sono tutte strutture di eccellenza». Al tavolo di confronto è poi intervenuta anche il deputato Arianna Lazzarini (Lega) nonché sindaco di Pozzonovo. «Un colloquio fattivo» ha aggiunto, «per spiegare ai sindaci la linea che stiamo portando avanti tra Ministero e Regione. I prossimi passi saranno tecnici: la Regione formalizzerà nuovamente la richiesta al Ministero e le motivazioni che fondanti per il riesame».
Nel corso della mattinata il governatore Luca Zaia incontrato il ministro Grillo dopo averle inviato nei giorni scorsi una dettagliata lettera nella quale descriveva la situazione delle strutture interessate e le rispettive peculiarità territoriali, e nella quale sottolineava: «Appare evidente la necessità di garantire la specificità di questi territori, per i quali risulterebbe penalizzante l’assenza di un servizio essenziale di assistenza come il Punto nascita». Zaia aveva anche ribadito le scelte organizzative e programmatorie della Regione che hanno consentito di garantire elevati livelli di sicurezza. Soddisfatto dell’incontro anche il senatore Antonio De Poli (Udc) che aveva presentato proprio al ministro un’interrogazione sulla questione.
Intanto l’Usl 6 Euganea ribadisce che la repentina sospensione delle attività di sala parto a Piove è stata decisa a seguito della grave carenza di disponibilità di anestesisti e ginecologi. Una decisione presa quindi prima, e a prescindere, della notifica del Decreto ministeriale. —
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