«Pure Gesù piange per Francesco»

MONSELICE
Una nuvola di palloncini azzurri, per un piccolo angelo volato in cielo troppo presto. Con tanta commozione, la comunità di Lusia ha dato ieri l'ultimo saluto al piccolo Francesco Romagnolo, il bimbo di 30 mesi morto nel pomeriggio di sabato 4, in ospedale a Rovigo, per cause che al momento restano al vaglio della Procura. L'intera comunità locale si è stretta al dolore dei genitori del bimbo, Alfonso e Marzia Faccon, residenti nel paese appena al di là dei confini padovani segnati dall’Adige, ma molto conosciuti anche nella città della Rocca perché dipendenti dell’Agricola Berica di via Rovigana. Diversi negozi di Lusia hanno persino abbassato la serranda, per partecipare al cordoglio di tutto un paese, tutta una comunità. Che, ieri, a partire dalle 15.30, si è fermata per salutare il suo angioletto biondo.
La chiesa, nella quale il parroco don Fabio ha officiato la cerimonia funebre, era gremita. Tra gli altri, anche il primo cittadino Sergio Vignaga ha voluto esserci.
Commoventi le parole del religioso. «Di fronte a questa piccola bara bianca – ha detto – anche Gesù Piange».
A cercare di rendere meno triste – ma non certo meno intensa – la cerimonia hanno provveduto anche i cantori del coro “Piccoli angeli” della parrocchia di Lusia. Tra i tanti presenti, anche i compagni di scuola della sorellina di Francesco, che frequenta le elementari nel paese natale. Al termine delle esequie, è scoppiato un applauso spontaneo, quasi un commosso saluto. Per accompagnare Francesco nel suo viaggio.
E, all’uscita dalla chiesa, una nuvola di palloncini azzurri si è alzata nel cielo. Come nel cielo è volato questo piccolo angelo, strappato all'affetto di mamma, papà e sorellina da un male che resta ancora misterioso. Proprio per gettare un po' di luce su questa tragedia, il funerale di Francesco, inizialmente fissato per mercoledì scorso, era stato sospeso. La Procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta e disposto l'autopsia sulla salma del bimbo, esame effettuato nei giorni scorsi.
Francesco si è spento sabato 4 febbraio, alle 15, all’ospedale di Rovigo, dove era arrivato tre ore prima, dopo quasi una settimana di febbre alta. Non rispondeva alle normali cure per quella che pareva una semplice influenza di stagione. La febbre è salita a 42 gradi e per il bimbo non c'è stato più nulla da fare. Vana era stata la richiesta telefonica dei genitori di ricoverare Francesco all’alba. Chissà se sarebbe stato possibile salvarlo?
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