Quando in Comune il sindaco è donna, ma in 60 municipi la fascia solo a uomini

Il primato (4 volte) va a Gazzo e San Giorgio delle Pertiche. A Megliadino San Vitale la staffetta fra le sorelle Mizzon
Il municipio di Gazzo
Il municipio di Gazzo

PADOVA. In testa alla classifica figurano due Comuni dell’Alta Padovana: Gazzo e San Giorgio delle Pertiche. Sono queste le amministrazioni che, per quattro volte negli ultimi trent’anni, hanno affidato la fascia tricolore a una donna. Ma il dato che più colpisce, nello studio realizzato dall’Anci sulla base dei dati forniti dal ministero dell’Interno, è che ben 60 Comuni sui 104 esistenti prima della fusione che ha portato alla nascita di Borgo Veneto (quasi il 58%) non ha mai avuto un sindaco donna.. Nel novembre 1993 (al debutto dell’elezione diretta del sindaco) Gazzo ha scelto Franca Bartolamei. Un’opzione rosa ribadita nel maggio 2007 con Loredana Pianazzola (confermata cinque anni dopo) e nel giugno 2017 con Ornella Leonardi, attualmente in carica. Anche San Giorgio delle Pertiche può vantare un poker al femminile. Nell’aprile 1995 fu Rina Bellotto a rompere il ghiaccio, bissando il successo nel giugno 1999 (allora i mandati del primo cittadino duravano quattro anni). Nel giugno 2004 in municipio approdò Catia Zorzi, cui gli elettori confermarono la fiducia nel giugno 2009.

Catia Zorzi (San Giorgio delle Pertiche)
Catia Zorzi (San Giorgio delle Pertiche)

Loredana Pianezzola (Gazzo)
Loredana Pianezzola (Gazzo)


Per tre legislature hanno comandato le donne a Campodarsego, Casalserugo, Fontaniva, Masi, Megliadino San Vitale, Saccolongo, San Pietro in Gu e Vescovana. A Campodarsego Paola Candiotto “regnò” per ben tre legislature: eletta nel giugno 1999, venne confermata nel maggio 2001 e calò il tris nel maggio 2006. Casalserugo è legata ai nomi di Giuseppina Carpanese (in sella dal 21 novembre 1994) e di Elisa Venturini, al timone per due legislature dal 14 aprile 2008 prima di passare lo scettro a Matteo Cecchinato, di cui dall’anno scorso è vicesindaco.

Luciana Bertoncello (Fontaniva)
Luciana Bertoncello (Fontaniva)


Anche Fontaniva è stato guidato per tre mandati da una prima cittadina: ha aperto le danze Lucia Lago, al comando dal 23 novembre 1992; Luciana Bertoncello si è invece insediata il 24 aprile 1995 ed è stata rieletta il 14 giugno 1999. La storia amministrativa di Masi passa attraverso i nomi di Marilena Cappellozza, insediata il 14 giugno 1999 e di Laura De Marchi, votata in giugno 2004 e l’8 giugno 2009.

Tre legislature al femminile collocano nella hit parade pure Megliadino San Vitale (Comune che si è sganciato dall’operazione Borgo Veneto): nel giugno 2009 venne eletta Barbara Mizzon, che poi ha lasciato la scrivania, nel maggio 2014, alla sorella Silvia, reinsediata l’11 giugno 2018.

Un tris rosa può annoverare pure Saccolongo, che dal giugno 2004 al maggio 2014 è stato amministrato da Dorella Turetta, poi rilevata da Elisa Maggiolo.

Elena Muraro (Vescovana)
Elena Muraro (Vescovana)


Completano il gruppo dei Comuni con tre mandati al femminile San Pietro in Gu (che nel giugno 1990 aveva attribuito la fascia tricolore ad Antonietta Basso e che nel giugno 2009 ha puntato su Gabriella Bassi, confermata nel maggio 2014) e Vescovana, che ha visto la “figlia d’arte” Elena Muraro succedere nel maggio 2007 al padre Luciano (al timone per 34 anni). La sindaca è stata riletta nel 2012 e nel giugno 2017.

Una sola sindacatura rosa è contenuta nella storia dl Padova, dove Giustina Mistrello Destro riuscì nel giugno 1999 a spodestare Flavio Zanonato. Il quale si prese la rivincita nel 2004. Nell’elenco dei Comuni che negli ultimi trent’anni hanno eletto esclusivamente sindaci maschi troviamo, tra gli altri Carmignano, Cittadella, Legnaro, Limena, Mestrino, Monselice, Montegrotto Terme, Piove di Sacco, Ponte San Nicolò, San Martino di Lupari, Tombolo, Trebaseleghe e Vigodarzere. Il rinnovo di 56 amministrazioni, in programma il 26 maggio, potrebbe colmare qualche lacuna. —

 

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