Quattro mesi e una multa per il maneggio-lager

VIGONZA. Maneggio-lager a Pionca di Vigonza in via della Madonna Pellegrina: ieri si è chiuso il processo davanti al giudice Marchiori di Padova che ha condannato a quattro mesi d’arresto la custode giudiziale di cinque cavalli, Alessia Baldisseri, 39 anni, residente a Vigonza in via Bagnoli. L’imputata dovrà anche pagare un risarcimento rispettivamente di 6 mila e 2 mila euro a Lac (Lega per l’abolizione della caccia) e ad Anpana (Associazione protezione animali natura ambiente), mentre dovrà versare 5 mila euro a titolo di provvisionale (ovvero un anticipo sul risarcimento) ai proprietari dei cavalli Gianni Raccagni e Angela Callegari, entrambi di Vigonza (la quantificazione del risarcimento complessivo è stata rimessa al giudice civile in separato giudizio). Infine il giudice ha disposto la sospensione condizionale della pena, subordinandola al pagamento di quanto stabilito entro 60 giorni dalla data in cui la pronuncia diventerà definitiva. Assolti i coimputati, Ermanno Zotti, 40 anni, marito di Baldisseri, proprietario del terreno in cui si trovava il ricovero per i cavalli, e il padre Paolo Zotti, 68 anni, residente a Vigonza in via Col di Lana, addetto all’alimentazione degli animali. Il motivo? Non è stata provata la loro responsabilità. In particolare non è stato dimostrato che Paolo Zotti avesse ricevuto l’incarico di provvedere alla nutrizione degli animali. Il pm Paolo Tietto aveva sollecitato la condanna per tutti e tre gli imputati accusati di concorso nel maltrattamento dei cavalli, fattispecie che punisce, a titolo di delitto, chi cagiona una lesione a un animale per crudeltà o senza necessità. Tuttavia nei confronti di Baldisseri il reato è stato riqualificato nella (più lieve) detenzione di animali incompatibile con la loro natura, un comportamento meramente negligente di carattere colposo punito con una contravvenzione.
La vicenda del maneggio-lager era finita nel tiggì satirico “Striscia la Notizia” ed era stata scoperta dallo stesso proprietario degli animali quando gli venne comunicata la notizia della morte di due dei cinque cavalli, prima Pallas poi Music, deceduti rispettivamente il 24 novembre 2009 e il 5 gennaio 2010 per denutrizione e una serie di patologie aggravate da totale incuria. Gli altri animali vivevano immersi nella melma e senza cure tanto che un esemplare, ammalato a un occhio, ha perduto la vista. In più fu accertato che, per mesi, gli animali erano rimasti senza cibo e senz’acqua nonostante, in virtù dell’incarico di custode giudiziale, Baldisseri avesse avuto l’onere di prendersi carico delle bestie sottoposte a sequestro nell’ambito di un procedimento di sfratto per morosità pendente davanti al giudice civile a carico del proprietario.
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