«Quei capannoni dismessi portano topi e degrado»

ALBIGNASEGO. Una piccola strada ostaggio di topi, senzatetto e cerimonie religiose particolarmente rumorose. A denunciare il problema sono i residenti di vicolo Fermi, diviso tra Padova e Sant’Agostino di Albignasego: una ventina di famiglie distribuite tra un condominio con due civici e una casetta singola. In mezzo c’è uno studio medico, ma la sera e nel fine settimana - quando si riscontrano i maggiori disagi - è naturalmente chiuso.
Dei problemi dei residenti si è fatto carico il consigliere comunale Diego Bevilacqua, che sta cercando di ridurre i motivi di disagio e di riportare la vivibilità nell’area.
Tra poco tempo alcuni degli edifici abbandonati verranno abbattuti per lasciare posto a un nuovo complesso, anche commerciale, e i residenti sperano che questo intervento permetta il rilancio del vicolo.
«Uno dei problemi nasce dalla presenza, all’inizio della strada, di alcuni capannoni abbandonati» racconta il consigliere Bevilacqua, «uno dei quali un tempo ospitava un concessionario d’automobili. Sarà quello ad essere abbattuto da un privato che costruirà un nuovo edificio». Dietro ce ne sono altri, ex fabbriche chiuse da tempo. Con esse anche alcune case, una delle quali, ad esempio, lo scorso dicembre è andata a fuoco per un incendio appiccato, magari involontariamente, da chi periodicamente sfonda le porte o le finestre e vi si rifugia per ripararsi dal freddo o per dormire.
«L’altro giorno c’è stata una retata della polizia proprio per controllare chi si introduce abusivamente dentro questi capannoni dismessi» prosegue Bevilacqua, «il proprietario è già stato diffidato dal tenere in stato di abbandono e privo di controlli, il suo capannone, senza preoccuparsi di sigillarne stabilmente le entrate. Coloro che vi entrano e vi dimorano portano con sé il cibo, i cui resti poi rimangono sparsi in giro, trasformandosi in banchetto per i topi. Il Comune ha quindi incaricato una ditta di provvedere alla derattizzazione».
Nemmeno i giorni di festa ai residenti è dato di riposarsi: due comunità straniere hanno stabilità la sede della loro chiesa dentro uno di questi edifici abbandonati. Le cerimonie sono particolramente rumorose e le auto dei fedeli finiscono con l’ostruire il piccolo vicolo, rendendo difficile la circolazione.
«Abbiamo dialogato con il loro pastore, chiedendo maggiore attenzione al riposo e al rispetto dei residenti» conclude il consigliere «e per un po’ le cose si erano sistemate, salvo poi tornare come prima. Essendoci libertà di culto ed essendo stati autorizzati a frequentare l’edificio, non possono certo essere allontanati se non per gravi motivi, come l’inottemperanza alle limitazioni di presenze all’interno della struttura. I vigili dell’unione Pratiarcati verificano periodicamente che tutto sia in regola. Riallacceremo nuovamente il dialogo per consentire a loro di professare il loro culto e ai residenti di vivere tranquilli nella quiete della loro casa».
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