Quindici appartamenti al posto dell’ex convento

L’ex monastero San Bartolomeo, costruito nel 1510 ai tempi della Serenissima e abitato dalle monache benedettine, situato al civico 10 di via Cassan, diventerà un complesso immobiliare di 15 unità residenziali di lusso, che si snoderanno tutt’intorno al chiostro centrale. I lavori, interrotti per un certo periodo per problemi burocratici, sono ripresi alla fine di luglio e saranno terminati entro un anno e mezzo. Il progettista del nuovo recupero architettonico nel cuore del centro storico è Albano Salmaso, uno degli architetti più noti in Veneto, che sta lavorando anche al recupero del vicino Palazzo Roccabonella (conosciuto anche come ex Palazzo Enel) e che ha progettato anche il restauro ex novo del Palazzo Borromeo, sul lato ovest di Piazza Insurrezione, oggi di proprietà dell’imprenditore italo-iraniano Shamouni. I lavori sono stati appaltati all’impresa Vilnai, di San Martino di Lupari. L’ex convento San Bartolomeo nell’Ottocento è stato adibito a caserma militare e, nei primi anni del Novecento, è diventato proprietà del Comune. Tant’è che, sino alla fine degli anni ’90, vi è stata ubicata la sede dell’Amag (acqua e gas), ai tempi del presidente Aldo Fontana e, nei primi anni del 2000, ha ospitato gli uffici dell’assessorato al commercio, guidato da Franco Perlasca. «Anche se abbiamo già ottenuto da tempo dal Comune il cambio di destinazione d’uso, ancora oggi l’ex convento è vincolato dalla Sovrintendenza alle Belle Arti ed ai Monumenti», sottolinea l’architetto Salmaso. «Da sempre è stato considerato uno degli angoli più belli e suggestivi della vecchia Padova. Chi andrà ad abitare in uno dei 15 appartamenti in via di realizzazione, avrà la sensazione di vivere all’interno di una reggia antica visto che alcune stanze delle unità immobiliari avranno anche le volte a crociera. I lavori sono già a buon punto. Se l’inverno non sarà particolarmente rigido, potranno essere abitati già alla fine della prossima estate».
Felice Paduano
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