Quote rosa Tar anticipato dalla nomina di Businarolo

S. Elena d'Este (PD), 14 giugno 2019. Nuovo consiglio comunale a S. Elena d'Este . Nella foto: il sindaco Emanuele Barbetta.
S. Elena d'Este (PD), 14 giugno 2019. Nuovo consiglio comunale a S. Elena d'Este . Nella foto: il sindaco Emanuele Barbetta.

Sant’elena

Braccio di ferro davanti al Tar del Veneto per le quote rosa: da una parte due consiglieri comnunali di Uniti per Sant’Elena (Antonio Dargenio e Antonio Paribello) con una cittadina (Graziella Allegri) e dall’altra il sindaco Emanuele Barbetta “colpevole di non aver rispettato le quote rosa” che prevedono una percentuale riservata al genere femminile nelle istituzioni. Compresa la giunta comunale di Sant’Elena, frutto delle nuove elezioni del 26 maggio 2019. Tutto rientrato, nonostante il sindaco in consiglio avesse dichiarato che la giunta tutta al maschile (due assessori e il primo cittadino) fosse in linea con le norme. Il Tar ha dichiarato il ricorso «improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse». Ovvero un assessore (maschio) si è dimesso prima che l’organo di giustizia amministrativa si pronunciasse e, al suo posto, il sindaco ha nominato l’assessore Valentina Businarolo con deleghe alle Politiche della famiglia e dello Sport. Di fatto i tre, che lamentavano il mancato rispetto del decreto legislativo 267 del 2000, hanno ottenuto ragione. «Prima di fare ricorso al Tar» spiega Dargenio, ex segretario comunale, «avevamo segnalato al sindaco la violazione di legge. Ma lui, al terzo mandato, pensa di essere il “padrone” del paese. E quando abbiamo relazionato sul caso, è arrivato a dire che il viceprefetto gli aveva garantito di essere a posto, perché si trattava di un Comune con meno di tremila abitanti». A gennaio l’assessore Renato Padovan si è dimesso prima della pronuncia del Tar «successivamente alla proposizione del ricorso e alla costituzione in giudizio dell’ente» si legge nel provvedimento dei giudici. La nomina di un assessore di sesso femminile, in sostituzione del dimissionario, ha modificato la composizione della giunta nei termini auspicati dai ricorrenti». —

CRI.GEN.

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