Raccolte oltre mille firme per il bus 11 a Villafranca

VILLAFRANCA. Gli abitanti di Villafranca bussano alla porta della Provincia per chiedere il prolungamento della linea 11 di trasporto urbano Aps. L'iniziativa è partita dalla sezione locale del Pd, che ha promosso una petizione tra i residenti, superando la quota stabilita di mille firme. L'obiettivo è pressare la Regione affinché consenta di allungare il percorso del bus numero 11, che al momento ha il capolinea nella frazione di Taggì di Sotto, a soli quattro chilometri dal centro comunale. Le firme - 1.142 - sono state portate ieri pomeriggio al vicepresidente della Provincia, Fabio Bui, che ha la delega al Trasporto locale. La segretaria del Pd di Villafranca, Manuela Bettella, ha consegnato il documento indirizzato alla Provincia, alla Regione, al Comune di Villafranca e alle aziende di trasporto Aps e Busitalia, insieme al consigliere regionale Piero Ruzzante. «Circa 700 studenti tra i 14 e i 20 anni ogni giorno gravitano su Padova per motivi di studio», ha sottolineato Bettella, «e centinaia di altre persone trarrebbero notevoli vantaggi dal collegamento con la linea 11». Il servizio sarebbe previsto anche dall'art. 5 della legge regionale n. 25 del 30 ottobre 1998, essendo Villafranca un Comune di prima cintura con diffusa continuità abitativa rispetto al capoluogo.
Oltre alle 1142 firme di cittadini maggiorenni, ne sono state raccolte centinaia tra i minorenni e tra i residenti di Limena e Piazzola. «È la terza volta in vent’anni che i cittadini di Villafranca si mobilitano per chiedere di portare l’autobus della linea 11 fino a Villafranca», ha rimarcato Bettella.
Il vicepresidente Bui, insieme al consigliere provinciale Nunzio Tacchetto, si è impegnato a verificare con Aps e Busitalia questa possibilità. «C'è spazio per una riorganizzazione complessiva delle linee, con la fusione imminente tra Aps e Busitalia, collegando alle linee urbane tutta la cintura», ha osservato Ruzzante. «Per Villafranca si potrebbe operare con un contributo economico dalla Regione, attraverso incentivi per le Province che avviano processi di fusione per il trasporto pubblico locale».
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