Radio Cooperativa, microfono controcorrente

Senza un filo di pubblicità, la "creatura" di don Bizzotto vive di volontariato e lancia un appello
Don Albino Bizzotto al microfono di Radio Cooperativa
Don Albino Bizzotto al microfono di Radio Cooperativa

PADOVA. Radio Panda, perché non ha un filo di pubblicità e perché non deve rendere conto ad alcuno, siano sponsor, siano politici . Perché è controcorrente e ci tiene ad esserlo. Perché dà spazio a persone, gruppi o associazioni che abbiano a cuore i la medesima propensione sociale e culturale. Perché vive di volontariato.

Radio Panda è Radio Cooperativa (92.7 mhz), fondata da don Albino Bizzotto, anima di Beati i Costruttori di pace 27 anni fa e da lui diretta. Non ha padrini né padroni, ha l'anima libera e ne fa una bandiera. Ma. Costa mantenere una radio: anche se tutti i collaboratori e conduttori (quelli “fissi” sono 70) sono volontari, ci sono costi tecnici non derogabili. Il pagamento di affitto, fatture e bollette è affidato alla provvidenza sottoforma di contributi che arrivano dagli ascoltatori. Ma non bastano sempre, soprattutto ora che Radio Cooperativa sta lavorando a un rilancio.

Per questo don Albino, prete ostinatamente dalla parte dagli ultimi, ribussa alla provvidenza (va da sé il suo canale privilegiato) e le fa una proposta. Che lo aiuti a “illuminare” diciamo cinquanta padovani persuadendoli a donare a Radio Cooperativa mille euro all’anno. Insomma, è un appello che, andasse a buon fine, garantirebbe vita, ossigeno e una nuova chance alla Radio. La quale, in quella piccola sede di Strada Battaglia, tiene porte e microfoni aperti a chi lavori per la pace, per la giustizia, per la salvaguardia dell'ambiente; a chi voglia andare oltre un'informazione appiattita, insipiente e accomodante. A chi cerchi e a chi chieda la parola, a chi voglia ascoltare; a chi desideri proporre e divulgare iniziative proprie o di altri gruppi. Cinquanta padovani, mille euro all'anno: un'idea azzardata ma neanche tanto. Va da sé, sono benvenuti anche contributi molto più piccoli.

E ancora, il nuovo progetto di rilancio Radio Cooperativa e la campagna di raccolta contributi verranno presentati durante una cena il 26 novembre alle 20 nella sede dell’associazione Khorakhanè in via Brustolon ad Abano. Ospite sarà il giornalista e scrittore Gianantonio Stella che parlerà di informazione. Tutti sono invitati: conduttori, amici, conoscenti, simpatizzanti, curiosi, ospiti, ascoltatori presenti e futuri di Radio Cooperativa. Per aderire e prenotare scrivere a news@radiocooperativa.org entro il 16 novembre.

C’è passato, e ci passa, il mondo, in quel piccolo studio dove non ci sono tecnici e ogni conduttore si arrangia a manovrale pulsanti e il computer e a gestire in diretta le telefonate. Faccenda non sempre agevole. Ci passano docenti universitari, scrittori, esperti di politica, economia, costituzionalisti, filosofi, sociologi, attori, scienziati, prof. di scuola, studenti, sindacalisti, artisti. L’elenco è interminabile. Come interminabile è quello dei conduttori, va da sé tutti volontari: alcuni parlano da quei microfoni da quando è nata la Radio, gli altri sono i giovani. E poi c’è l’incredibile Francesca Cuccato, settantenne padovana, un vero fenomeno lei e i suoi ascoltatori, tutti in età. Hanno una funzione sociale le trasmissioni di chiacchiere che conduce, un po’ telefono amico un po’ le dediche d’antan stile Radio Capodistria. La Gina con gli acciacchi, il Mario, la Elide con le ricette, la Maria che ha voglia di ridere apprezzano. Non solo, Francesca ogni mese mette assieme il suo pubblico e organizza un pranzo a rotazione in giro per le province: mediamente 150 ospiti. Tolte le spese vive, quello che resta va alla Radio. Ed è una certezza.

Impossibile citare tutti i più di 70 conduttori che si avvicendano ai microfoni di Radio Cooperativa. Ma, senza che gli esclusi se ne abbiano a male, facciamo alcuni altri nomi (oltre ai quattro in foto). Ovvero: Michele Fassina che si occupa di immigrazione; Umberto Bodon (“Cinemadue”, trasmissone di cinema); Gabriele Donola (“Economia e società “); Mario Tio (“Materiale resistente” musica heavy metal); Giorgio Fardin (“Spazio scenico” teatro); Mariangela Ruta (“Ogni cosa è illuminata”, archeologia). E ancora, ovviamente don Bizzotto, che due giorni alla settimana assieme a ospiti commenta l’attualità e in un’altra trasmissione parla del Vangelo; Federico Pinaffo (Disordine sparso), Maurizio Angelini, Bruno Maran, Francesco Canova e via.

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