Raid vandalici al Parco della Liberazione

ABANO TERME. Il Parco della Liberazione di Abano non trova pace. Oramai è una sorta di Far West: negli ultimi giorni sta subendo sfregi a ripetizione. I vandali agiscono indisturbati. E i danni aumentano.
Dopo aver imbrattato per l’ennesima volta il muretto d’ingresso (anzi entrambe le ali del muretto d’ingresso) con la vernice spray nera, sporcando anche il cartello che reca la denominazione del parco, i soliti ignoti se la sono presa con la segnaletica e con le barriere anti motorino. Accanendosi senza pietà. In due notti successive, senza che nessuno notasse nulla (le forze dell’ordine e la polizia locale passano di rado da via Ferrante Aporti e da piazza Rosa Agazzi), hanno letteralmente divelto un segnale di divieto di sosta e la barriera metallica che impedisce l’ingresso nel parco dei motorini. In entrambi i casi lasciando danni evidenti anche alla pavimentazione in “bettonelle”.
I residenti, che già si sorbiscono ogni notte rumori molesti fino a tarda ora e bottiglie e lattine sparsi fra l’erba del parco, sono esasperati. Sia per la perdita di tranquillità, per l’oltraggio al decoro urbano e, soprattutto, per la mancanza di sicurezza. La zona è frequentata da bambini e famiglie. Era una piccola oasi a ridosso della circonvallazione ovest ma ormai è diventata “terra di nessuno”, dove chiunque può scorrazzare indisturbato lasciando le proprie indecenti “firme”. (re.mal.)
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