Razzie nei bar, arrestata la banda di predoni

ESTE. Si erano specializzati nelle razzie nei bar per rubare i soldi di videopoker, slot machines e cambiamonete. I carabinieri di Rovigo hanno sgominato la banda accusata di aver messo a segno sette colpi nei bar del Polesine, della provincia di Padova e a Sottomarina, fra febbraio e aprile di quest’anno. Un gruppo formato da quattro cittadini romeni, tre dei quali finiti agli arresti domiciliari, il quarto, il leader della banda, invece si è sottratto all’ordine di custodia cautelare scappando all’estero. Il blitz dei carabinieri è scattato ieri mattina. Agli arresti domiciliari sono finiti Stefan Gherghelau, 20enne romeno domiciliato a Saonara, Ion Necula, 21enne romeno domiciliato a Padova e il connazionale Vintila Catalin, 20enne di Padova. È sfuggito alla custodia cautelare in carcere Ilie Vasile, 24enne domiciliato a Legnaro. I quattro romeni sono accusati, quindi di sette razzie all’interno di altrettanti bar. Le indagini condotte dai carabinieri sono scattate dopo il furto al bar caffè Grande Italia di Rovigo, messo a segno lo scorso 10 febbraio. Il 14 febbraio la banda prese di mira il bar Messico di Arquà Polesine, il 5 marzo il bar Breack di Legnaro (Padova). L’8 marzo i ladri entrarono in azione al bar Blu di Stienta, il 9 marzo il bar Xxl di Este. Dopo un mese di stop la banda tornò a colpire l’11 aprile al bar Oasi di Saonara e il 18 aprile al bar Btl di Sottomarina di Chioggia. In tutti i colpi il modus operandi è stato simile. I malviventi il giorno prima del colpo effettuavano un sopralluogo nel bar prescelto, per visionare la posizione di videopoker e slot machines. Poi entravano in azione di notte. Le razzie hanno fruttato un ingente bottino alla banda criminale. Nel primo colpo, quello di Rovigo, i ladri sono fuggiti con una somma di circa 30mila euro fra monete e banconote. Nel secondo, ad Arquà Polesine, il bottino è stato di circa 20mila euro. Negli altri casi le scorrerie si sono chiuse con borse tra i 3mila e i 10mila euro.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova








