Rettore morta, anzi no: il lato macabro di Fb

CASTELFRANCO. «Recentemente sono morta, ma mi sono ripresa subito: dovevo finire un testo. Ciaoooo», segue smile. Ha risposto così, ieri sera, Donatella Rettore alle voci che nel tardo pomeriggio l’avevano data per morta: un profilo Facebook che replica il logo di RaiNews24, con differenze che non sono facili da cogliere, ha annunciato la morte della cantante di Castelfranco, facendola accadere nel sud Italia. Tanti i dettagli, dal corpo ritrovato in casa alle indagini dei carabinieri.
Il manager della Rettore non ne sapeva niente, e quando ha ricevuto le prime telefonate si è allarmato; a metterlo tranquillo ci ha pensato la stessa Rettore, che ha provveduto a postare sul profilo Facebok ufficiale la frase scaramantica che ha consolato i fan. Qualcuno era incappato nella notizia, e ci aveva creduto. Al suo annuncio è stata una pioggia di commenti, di like e di goliardiche felicitazioni.
Donatella Rettore, 59 anni, la scorsa estate ha dovuto interrompere il suo tour perché si è rotta un braccio mentre faceva una prova di agilità con il cane; non è rimasta comunque inattiva, e ha scritto un libro. Per il 15 novembre ha in programma una presentazione a Milano.
Non è certamente la prima celebrità che incappa in morte annunciata e poi smentita. Il più celebre incidente capitò a “Le Monde”, che nel 1988 pubblicò con risalto la notizia della morte per suicidio di Monica Vitti. L’attrice rispose con stile, «Grazie, mi avete allungato la vita», il giornale le mandò un fascio di rose. È toccato, tra gli altri, anche a Eddy Murphy, Paolo Villaggio, Fabri Fibra e Gerry Sscotti. Ma ai tempi di Facebook niente rose: finisce in like, smile ed emoticon vari.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova