Riabilitazione in albergo Terme, nuova frontiera

A Venezia il progetto di legge regionale ideato da Gruppo e presentato da Berlato Verrebbero curate le complicazioni cardiovascolari, respiratorie e ortopediche
PAOLO GRUPPO - CONSIGLIO COMUNALE ABANO BELLUCO
PAOLO GRUPPO - CONSIGLIO COMUNALE ABANO BELLUCO
ABANO TERME. Dopo il benestare della commissione legislativa è arrivato in consiglio regionale il progetto di legge regionale in materia di promozione del Bacino termale dei Colli Euganei, che prevede la possibilità per le strutture alberghiere termali di effettuare anche la riabilitazione ortopedica, respiratoria e vascolare. Il progetto di legge, presentato e firmato dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Sergio Berlato, è nato su idea del candidato sindaco di Abano per la civica Abano Risorge, Paolo Gruppo. «Una svolta storica, quella che sarà resa ora legge dalla Regione, che consentirà ai nostri albergatori di poter offrire all’interno delle loro strutture anche la riabilitazione a quanti soffrono di complicazioni cardiovascolari, respiratorie e reumatiche», spiega Paolo Gruppo. «La lombalgia o mal di schiena colpisce circa l’80% della popolazione giovane, adulta e senile. Oggi per accedere ad un centro convenzionato per praticare una terapia riabilitativa funzionale i tempi di attesa sono biblici (da 5 mesi ad un anno circa), mentre se si ottenesse un accreditamento alla riabilitazione per gli alberghi termali si potrebbero sfruttare le peculiarità del termalismo e in aggiunta la riabilitazione fisioterapica nelle sue varie interpretazioni. Le Terme, previa modifica parziale della legge 40 del 1980, offrirebbero l’opportunità sia a titolo privatistico che convenzionato di accorciare i tempi di attesa e di recupero riabilitativo. Questo prevede un’azione sinergica con l’ospedale di Padova e l’ateneo. Questa proposta di legge è finalizzata alla valorizzazione del Bacino Termale Euganeo in sinergia con i comuni limitrofi. La proposta di legge è anche volta a sostenere programmi di ricerca scientifica e di promozione delle attività di cura dei nostri hotel».

Sergio Berlato, presidente della III commissione regionale, aggiunge: «Siamo di fronte ad un aumento di un terzo degli introiti della tassa di soggiorno, dei posti di lavori e dei guadagni dei nostri albergatori. Più posti di lavori, più servizi e meno tasse. Ricordiamo che questa proposta prevede anche l’utilizzo dell’acqua termale per l’energia alternativa e la possibilità per gli albergatori di promuovere la cosmesi e la cosmeceutica, quindi il wellness, con contributi regionali. Di fatto si dà un nuovo brand alle terme».

La proposta di legge presentata ieri all’hotel Salus di Abano ha trovato il plauso dei sindacati, in particolare di Marco Bodon della Cisl, del direttore di Federalberghi Terme Abano Montegrotto Marco Gottardo e anche del sindaco di Montegrotto Riccardo Mortandello.

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