Rifiuti elettronici Quattro chili a testa

Quasi quattro chili per abitante, un totale di 779 tonnellate. Sono i rifiuti elettronici, denominati "Raee", che i padovani hanno portato nei centri di raccolta di Acegas Aps o che sono stati...

Quasi quattro chili per abitante, un totale di 779 tonnellate. Sono i rifiuti elettronici, denominati "Raee", che i padovani hanno portato nei centri di raccolta di Acegas Aps o che sono stati recuperati dalla raccolta porta a porta nel territorio comunale durante il 2013. A queste vanno aggiunte le 91 tonnellate recuperate dalla multiutility, entrata nell'orbita di Hera, nei comuni della cintura urbana nei quali opera: Abano, Noventa, Ponte San Nicolò e Saonara. Ma i rifiuti elettronici raccolti nel territorio provinciale sono molti di più, visto che bisogna considerare anche i Raee professionali, il cui smaltimento compete ai detentori dell'oggetto o ai produttori, che possono adempiere agli obblighi di legge individualmente o aderendo a un sistema collettivo convenzionato con gli impianti a livello nazionale. Inoltre, la grande distribuzione seguono un proprio circuito per i Raee. I dati padovani sono emersi ieri nel corso di un convegno al centro Toniolo, in via Lisbona, organizzato da Scelta Civica, sul decreto legge 69 che recepisce la nuova direttiva europea sui Raee. Ad aprire l'incontro il senatore Gianpiero Della Zuanna, relatore del d.l. in 13° commissione parlamentare. Con la sigla Raee sono indicati i rifiuti da "Apparecchiature elettriche ed elettroniche" (dette Aee), incluse le componenti e i materiali di consumo che ne costituiscono parte integrante. Si dividono in domestici e professionali a seconda che siano originati da nuclei domestici o attività amministrative ed economiche. In Italia nel 2013 ne sono state raccolte 225mila tonnellate. Significa 16 chili a persona. Un altro dato nazionale, emerso dalla Doxa, indica che ogni italiano tiene in casa almeno nove oggetti classificabili come Raee. Dai vecchi telefonini alle radio, dal video registratore ai monitor del computer di appena qualche anno fa. Dei famosi 16 chili a testa però, solo 4 vengono smaltiti con procedure ottimali. L'obiettivo del nuovo decreto, in fase di aggiustamento, è rendere più efficiente il sistema di riciclaggio e combattere forme di smaltimento meno accurate, poco redditizie o illegali, come nei casi in cui un Raee viene venduto come "bene" per poi essere trasportato e smaltito senza autorizzazioni. «E’ una materia importante per il futuro, visto che dai rifiuti elettronici si possono recuperare oro, platino, palladio o gas nobili», sottolinea Dalla Zuanna, «oltre a richiedere il miglioramento degli standard di recupero entro il 2019, la direttiva obbligherà i produttori a ritirare gratuitamente i Raee di piccole dimensioni, come i telefonini, senza obbligo di un nuovo acquisto».

Simone Varroto

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