Rifornivano la città di droga Giovane padovano nei guai

C’è anche un giovane padovano, Matteo Milani, coinvolto in un traffico internazionale di droga scoperto dalla Guardia di Finanza di Vicenza che ha portato a termine l’operazione. Mesi di controlli, appostamenti e intercettazioni hanno permesso di sgominare una banda di trafficanti che inondava le piazze di spaccio di Vicenza, Padova e Venezia, con fiumi di marijuana. Durante i blitz, scattati nelle scorse ore, sono state eseguite nove delle dieci ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari. Nel corso dell’indagine la Guardia di finanza ha inoltre sequestrato oltre un quintale di droga, tre costose auto e 10 mila euro.
In carcere sono finite sei persone: gli immigrati di nazionalità serba Ivan Tasic, 42 anni, di Altavilla (Vi), che si trovava già ai domiciliari; Miro Petkovic, 29, che vive a Vicenza; Nikola Vuckovic, 22, pure lui di Altavilla; Pero Milojevic, 52, che era già in cella; Andreea Vasilica Neaga, romena di 31 anni, compagna di Tasic; Nicolas Ippino, 23enne di Caldogno. Risulta invece ancora ricercato N.N. (sono state fornite solo le sue iniziali), 24 anni, pure lui serbo. Sono stati invece ristretti ai domiciliari Stanoje Savic, 54 anni, immigrato serbo che abita a Schiavon e che era già in carcere; Matteo Milani, 25enne di Padova, e Matteo Conforto, 48 anni, di Monticello Conte Otto. Altre sette persone, infine, sono state denunciate perché avrebbero avuto un ruolo più marginale all’interno dell’organizzazione.
Secondo gli inquirenti, coordinati dal pm Claudia Brunino, i presunti trafficanti erano in grado di importare dalla Spagna un carico di marijuana da 70 chilogrammi ogni tre settimane. Lo stupefacente veniva trasportato a bordo di camion, nascosto in mezzo alle merci. I mezzi pesanti entravano in Italia attraverso il valico di Ventimiglia e raggiungevano in autostrada Montecchio, dove gli indagati stoccavano le partite di droga in magazzini e garage. Dopodiché, nel giro di 36 ore, l’erba passava agli spacciatori che la vendevano soprattutto a studenti universitari. Tra i pusher che si rifornivano dalla banda c’erano anche numerosi nigeriani. Le fiamme gialle hanno verificato che la marijuana aveva un principio attivo molto elevato ed era di ottima qualità. Ogni carico costava al gruppo circa 170 mila euro per poi essere rivenduto a 4.500 euro al chilo. I margini di guadagno erano dunque molto alti. Un giro d’affari milionario.
Durante la retata i finanzieri hanno eseguito le custodie cautelari contenute nel provvedimento firmato dal giudice Roberto Venditti e sequestrato una Bmw serie 420D, una Mercedes Glk 220 e un’Audi A6 del valore complessivo di 200 mila euro. Le costose auto erano nelle disponibilità di Tasic, considerato la mente del gruppo, Petkovic e Ippino, nonostante il terzetto risultasse ufficialmente quasi nullatenente. Nelle abitazioni di alcuni degli indagati sono stati inoltre rinvenuti altri 5,5 chili di marijuana oltre a quelli già sequestrati nel corso delle indagini, porzioni di piante di cannabis, 22 cellulari, 7.400 euro, 3 bilancini, un pc, 20 sim card e numerosi appunti. —
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