Rik Du Fer, il filosofo di Padova che spopola su Youtube

Le sue "lezioni" hanno già ottomila iscritti con il titolo "Cogito Ergo Tube"

PADOVA. Filosofo classe 1987, Riccardo Dal Ferro (in arte Rik DuFer) è uno degli “youtuber” più amati del Veneto: il suo profilo conta quasi ottomila iscritti, arrivati in meno di un anno di attività. Un bel successo, considerando che nei suoi video non trovano spazio lezioni di trucco né videogiochi, ma dialoghi sui massimi sistemi riproposti in chiave pop.

Vicentino di nascita, Riccardo si è laureato in Filosofia a Padova, dove periodicamente tiene dei corsi di scrittura creativa. Non si considera un docente ma un divulgatore che non rinuncia all’ironia, come dimostrano i titoli delle sue “serie”: Cogito ergo Tube, FilosofarSoGood e la Storia Universale delle Stronzate, dedicata alla confutazione delle teorie che, di scientifico, hanno solo l’apparenza. «Il mio» racconta «era nato come un modo in più per divulgare i contenuti delle lezioni di scrittura creativa. Poi, visto che è sempre stata la mia passione, ho iniziato a parlare anche di Filosofia, riscuotendo un successo davvero inaspettato».

La divulgazione culturale su Youtube è un fenomeno ancora di nicchia ma in costante espansione: così, tra i tanti tutorial dedicati alla gastronomia, ai videogiochi o all’umorismo, per così dire, assolutamente leggero, stanno iniziando a spuntare giovani che parlano anche di letteratura, matematica, chimica o grammatica. Riccardo è uno dei tanti: ha iniziato un po’ per caso e sta lentamente conquistando il web. Oggi sul suo canale ci sono più di 160 video, e tutti viaggiano tra le diverse centinaia e qualche migliaio di visualizzazioni: «ne pubblico tre a settimana perché la continuità è importante» spiega «per me è un mezzo non solo per conoscere più a fondo gli strumenti che uso per lavoro, ma anche per trasmettere contenuti».

Il segreto del suo successo? «Annullo la distanza tra docente e studente. Fra me e i miei seguaci c’è un rapporto da pari a pari, non mi ascoltano per necessità di imparare da me e io non mi pongo come un insegnante. Cerco di creare coinvolgimento, ed anche di fare qualcosa di utile. Mi piace pensare che, un domani, mio nipote andando sul web troverà più risposte per coltivare le sue passioni. Se la filosofia entrasse nel dibattito pubblico in modo intelligente, potrebbe portare un beneficio per tutti. E poi» conclude «la ragione segreta di tutto il mio lavoro è che mi diverto tantissimo. Durante l’ultimo anno mi sono fatto tanti amici, sono nati rapporti che non avrei mai immaginato prima. Ora non potrei più farne a meno».

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