Rinascente toglie l’insegna: presto le impalcature con cartelloni pubblicitari

Padova, venerdì vertice a Palazzo Moroni per capire il suo futuro 

PADOVA: Con la fine dello strip out, il marchio “la Rinascente” lascia definitivamente Padova. E lo fa in modo fisico, togliendo le insegne dall’edificio di piazza Garibaldi, dove da ieri solo un ombra sulla facciata ricorda il passato da grande magazzino. Il futuro, almeno quello immediato, vedrà invece lavori di pulizia e sistemazione anche della parte esterna. Per cui verranno installate nelle prossime settimane delle impalcature che copriranno tutto l’edificio. La struttura però servirà anche da sostegno a dei maxi-cartelloni pubblicitari che per tutta l’estate accompagneranno i padovani nelle passeggiate e nello shopping sul Liston.

Domani è in programma un incontro in Comune per definire il futuro dell’edificio, chiuso ormai da 10 giorni. Il proprietario, l’imprenditore Guglielmo Tabacchi, discuterà con i tecnici gli aspetti più concreti dei lavori di sistemazione del palazzo. Ma non è escluso che sia l’assessore al commercio Antonio Bressa che lo stesso sindaco Sergio Giordani si “affaccino” per chiedere maggiori informazioni sul futuro di uno dei più importanti edifici commerciali della città.

Difficile pensare alla riproposizione del modello di grande magazzino, come era Rinascente. I lavori serviranno proprio a frazionare l’edificio in diversi negozi situati ai vari piani. In modo da poter affittare separatamente gli spazi. La ricerca che è in corso è quella di marchi di fascia alta.

L’obiettivo è di creare in piazza Garibaldi una sorta di “polo del lusso”. C’è già la contemporanea presenza di due importanti marchi come Louis Vuitton e Gucci. E anche i molti importanti negozi di via San Fermo si rivolgono a un pubblico facoltoso.

Inaugurato nel 1999, l’edificio di piazza Garibaldi non necessità in realtà di grandi lavori di ristrutturazione, almeno all’esterno. Le impalcature serviranno semplicemente per una ripulitura delle piastrelle esterne e la sostituzione di quelle rotte o ammalorate.

Per molti mesi resterà chiuso anche lo spazio all’ultimo piano dell’edificio, dal quale si gode una bella vista su corso Garibaldi e la sottostante piazza, dove si trovava il bar e lo spazio, in concessione al Comune (come oneri di urbanizzazion) dove erano spesso in programma mostre ed esposizioni temporanee. L’assessorato alla cultura dovrà fare a meno di questo spazio nella programmazione futura, ma conta di riottenerlo con la riapertura del negozio in centro. —

C.MAL.
 

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