Rischia di chiudere la scuola Prati

Genitori mobilitati per salvare l'elementare di Voltabrusegana
SCUOLA PRATI L’istituto di via Decorati e l’assessore Piron al taglio del nastro nel 2005
SCUOLA PRATI L’istituto di via Decorati e l’assessore Piron al taglio del nastro nel 2005
 VOLTABRUSEGANA.
L'edificio è stato completamente ristrutturato 13 anni fa mentre la sala mensa è stata inaugurata nel 2005. Insomma, nel complesso la scuola elementare Prati di via Decorati al valor civile è un piccolo gioiellino, allestito per servire il quartiere Paltana e Voltabrusegana. Ora però i nuovi parametri introdotti dal ministro Gelmini la espongono ad un forte rischio: la chiusura. Per questo un gruppo di genitori, capitanati da Aurora D'Agostino, sta cercando di salvarla.
 I NUMERI.
Quando è entrata in vigore la prima bozza della Gelmini sono state imposte nuove disposizioni con un numero minimo di alunni per ogni classe. Due anni fa la prima classe della Prati è stata «deportata» nel plesso della Mandria, perché c'erano solo 12 iscritti. Attualmente sono presenti una prima classe, una quarta e una quinta. E il prossimo anno la quinta non ci sarà più e nelle preiscrizioni ci sono solamente 12 alunni, quando il minimo richiesto è 15. Con sole due classi e con meno di 50 ragazzi l'istituto rischia la chiusura.
 LA PROTESTA.
«La scuola doveva servire tutte le famiglie che si sono insediate nella nuova area residenziale a ridosso di via Falcone - ricorda Aurora D'Agostino - ma molti di questi genitori hanno deciso di iscrivere i bimbi alla "Don Bosco" o alla "Martiri della Vittoria". Ma la Prati è la classica scuola di quartiere: c'è una sala mensa nuova, di fronte c'è la piastra per giocare a calcio e anche i giardinetti. È un posto curato, nuovo, fatto in previsione dell'incremento urbanistico. Insomma, è un gioiellino. Lasciarla chiudere sarebbe un vero peccato oltre che un enorme spreco di risorse».
 L'APPELLO.
Residenti e genitori lanciano quindi un appello: «Genitori, iscrivete i vostri figli alla Prati. La nostra scuola non deve chiudere. Interpelleremo l'ufficio scolastico e il Comune. Serve uno sforzo da parte di tutti per salvarla».

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