Risorge villa De Portis Sarà casa dei ciclo-turisti

LOREGGIA. Sono iniziati i lavori di recupero della storica villa De Portis, divenuta di proprietà comunale insieme a undici campi in seguito a un lascito della defunta contessa Anna De Portis.
Si tratta di due primi stralci di opere, appaltati all’impresa Atheste, che si sono potuti avviare grazie a contributi e alla vendita di alcune aree pubbliche non strategiche.
«Mettiamo in sicurezza un bene che ci è stato donato, non possiamo permetterci di farlo andare in rovina», spiega il sindaco Fabio Bui, «e lo facciamo senza gravare sulle casse del Comune. Centomila euro infatti li abbiamo ottenuti da un fondo europeo, 200 mila dalla Fondazione Cassa di Risparmio, 230 mila ha fruttato la vendita di una piccola porzione dell’area De Portis e altri 288 mila ci sono arrivati dalla vendita di un terreno comunale edificabile».
I lavori di recupero sono seguiti dallo studio Negri e Fauro architetti associati, con l’assistenza della dottoressa Michela Gabrielli.
«I primi due stralci di questo appalto consistono in lavori di ristrutturazione globale del palazzetto a livello di grezzo», spiega l’architetto Gloria Negri, «opere strutturali di consolidamento e di bonifica dell’umidità, consolidamento dei solai, realizzazione di vespai aerati al piano terra, restauro delle strutture lignee di copertura e rifacimento del manto di copertura, levo di intonaci».
È previsto anche un terzo stralcio, per il quale il Comune riceverà un contributo dal Piar Train avendo partecipato al bando ed essendo entrato in graduatoria. Con questo contributo verranno realizzate opere al piano terra per ricavare un ufficio che diventerà un centro di supporto per il turismo a due ruote.
Il palazzetto, infatti, è in posizione strategica, all’incrocio di due percorsi ciclopedonali: della ex Ostiglia e del Muson dei Sassi. Successivamente si potranno avviare altri stralci, compatibilmente con l’arrivo di ulteriori finanziamenti.
È quello che si attende il sindaco Bui. «Sia a livello nazionale che europeo continueremo a cercare fondi per ridare funzionalità a questa villa e al parco circostante», conclude Bui, «Un luogo che sarà collegato alla nuova biblioteca, una nuova piccola sala polivalente e una per la raccolta di tutto il patrimonio della fondazione Ganzina. Il parco diventerà anche un posto particolarmente frequentato perché vicino alla nuova ciclabile dell’Ostiglia».
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