Le Calandre scala 20 posti e torna nella top 50 del World’s best restaurant

Il locale di Rubano al 31esimo posto tra le migliori cucine del mondo. Erminio Alajmo: «Un riconoscimento anche per la cucina padovana»

Felice Paduano
Max Massimiliano Alajmo
Max Massimiliano Alajmo

Eccezionale performance del ristorante Le Calandre di Rubano, che nella recente edizione 2025 del World’s 50 Best Restaurant – che quest’anno ha visto per la prima volta la premizione in Italia, nella sala Agnelli al Lingotto di Torino – si è classificato al 31esimo posto a livello mondiale.

Il ristorante, guidato dai fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo, affiancati anche dai genitori Erminio e Rita, da decenni ormai famoso in tutto il mondo, in un solo anno ha guadagnato ben venti posizioni visto che nel 2024 risultava alla posizione numero 51, ed era quindi fuori per un pelo dalla speciale classifica.

«Per me e tutta la famiglia è una grossa soddisfazione – racconta Erminio Alajmo – Ed è un alto riconoscimento anche alla cucina veneta e padovana in particolare».

All’interno della classifica ci sono solo altri cinque locali italiani. Al sedicesimo posto troviamo Lido 84, a Gardone Riviera (Brescia). Al diciottesimo il Reale di Castel di Sangro, in Abruzzo, firmato dallo chef emergente Niko Romito (che a Padova ha firmato l’esperimento di Alt nel distributore di benzina di via Venezia). Al ventesimo l’Atelier Moessmer a Brunico (Bolzano) di Norbert Niederkofler. Al trentaduesimo Piazza Duomo, ad Alba (Cuneo) e infine al quarantatreesimo Uliassi a Senigallia, nelle Marche.

Il titolo mondiale è stato assegnato ad un ristorante peruviano, guidato da uno chef giapponese, che si trova nella capitale Lima e si chiama Maido. Il superchef è Micha Tsumura. Al secondo posto il ristorante basco Asador Extebarri con lo chef Victor Arguinzoniz ed al terzo Quintonil, di Citta del Messico.

Le Calandre, da oltre 20 anni, conquista ogni anno, le tre stelle della Guida Michelin e nel 2002 Massimiliano Alajmo è stato lo chef più giovane al mondo a ricevere l’ambito riconoscimento: aveva solo 28 anni. «In questa classifica rispetto all’anno scorso abbiamo guadagnato 20 posizione, ma in passato ci siamo classificati anche alla 23esima e alla 12esima posizione», ricorda Erminio Alajmo.

«Tanto di cappello alla famiglia Alajmo – aggiunge la presidente dell’Appe Federica Luni – Aver scalato in un anno venti posizioni è un motivo d’orgoglio per tutta la ristorazione padovana».

«Meritano un riconoscimento ancora più alto – commenta anche Elena Bernardi, titolare e chef di Ai Navigli, in riviera Tiso di Camposampiero – Sono anni che il ristorante Le Calandre ha raggiunto il top come livello professionale, ed anche come imprenditorialità. La loro cucina è una vera e propria arte che pochissimi al mondo possono vantare. D’altronde fa piacere a tutti noi ristoratori vedere che un ristorante padovano d’eccellenza sia arrivato ormai nell’Olimpo della cucina internazionale».

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